NetApp, lo storage per l’economia digitale

Una chiacchierata col numero uno dell’area EMEA per fare il punto sulle novità dell’azienda, pensate per gestire sempre meglio i dati, ovvero “la valuta della nuova economia digitale”

Il consolidamento dell’offerta storage flash, anche a seguito dell’acquisizione di SolidFire, e lo sviluppo dell’architettura per gestire i dati nei cloud ibridi sono sempre più tra i focus di NetApp. Lo conferma Alex Wallner, dal 1999 in azienda e dalla scorsa estate Senior Vice President e General Manager EMEA di NetApp, durante una conversazione a metà dicembre con Data Manager negli uffici italiani della società. Per quanto riguarda l’andamento del business, “anche nell’area EMEA, che comprende circa venti Paesi, nel complesso stiamo facendo molto bene, pur con qualche diversità nei singoli mercati: per esempio la Germania è solida e stabile, nel Medio Oriente il business è promettente, mentre vi sono alcune sfide nell’area Est Europa. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo un ottimo team che lavora bene e siamo soddisfatti della nostra decisione di investire maggiormente nei Paesi del Sud Europa, anche se dobbiamo essere realistici sullo scenario economico attuale”, esordisce Wallner. Il merito è anche dell’offerta tecnologica della società, che vede prevalere la tecnologia flash, con tutti i noti vantaggi in termini per esempio di scalabilità nelle capacità e nelle prestazioni, che la rendono sempre più adatta alle nuove dinamiche dell’IT.

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Un flash per tutte le esigenze

Nell’ambito flash storage, la strategia di NetApp, che in base ai dati IDC del primo trimestre 2016 si è posizionata al secondo posto a livello mondiale negli array all-flash e che con l’acquisizione di SolidFire avvenuta circa un anno fa ha ulteriormente articolato la propria offerta, vede ora da una parte l’ampia gamma di array FAS, alla quale si è aggiunto da poco il nuovo All Flash FAS A200, un modello entry-level con prestazioni di livello enterprise a un prezzo molto vantaggioso, e dall’altra le soluzioni “ereditate” da SolidFire. Queste ultime, definite argutamente da Wallner come “lo storage per chi odia lo storage, in quanto la loro semplicità di gestione va nella direzione di non aggiungere complessità nei nuovi ambienti IT sempre più eterogenei”, si posizionano nella fascia più alta dell’offerta, per soddisfare al meglio le esigenze dei data center di nuova generazione, grazie alle loro funzionalità cloud, multitenancy e di tipo software defined, che permettono elevati livelli di automazione nella gestione delle risorse di storage.

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La libertà del cloud

Il cloud rimane uno dei focus di NetApp, come è anche dimostrato dagli annunci al recente evento Insight 2016 di Berlino, tenutosi a novembre e caratterizzato dalla partecipazione di oltre 3.600 persone tra clienti, partner e manager. “Il cloud è una vera opportunità per NetApp, e continuiamo a investirci”, conferma Wallner, sottolineando la filosofia di base della libertà di scelta dei clienti: “Non abbiamo una ricetta univoca, perché per noi ogni cliente è libero di scegliere il cloud più adatto alle proprie esigenze, ma è importante che abbia a disposizione una piattaforma che lo sostenga nella scelta. Ed è per questo che la nostra value proposition è quella di essere aperti a ogni soluzione cloud con la massima flessibilità, grazie alla nostra architettura seamless”. Il riferimento è anche alla strategia Data Fabric, che nelle intenzioni di NetApp aiuta la trasformazione digitale realizzando un layer unificato per archiviare, strutturare, spostare, analizzare e proteggere i dati, ovvero “la valuta della nuova economia digitale”, conclude Alex Wallner.