Quella volta che Siri ha salvato la vita alla mamma di Roman

L’accessibilità dell’assistente vocale è stata fondamentale per rispondere alle richieste di aiuto del bambino e metterlo in contatto con i soccorsi tempestivamente

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La storia risale a qualche settimana fa, quando un bambino inglese, del distretto di Croydon a sud di Londra, vede sua madre distesa sul pavimento della cucina, senza apparenti segni di vita. Non è chiaro come siano andate le cose, ma pare che Roman abbia visto l’iPhone della donna al suo fianco attivando Siri per chiedere aiuto. Nonostante gli evidenti limiti degli assistenti vocali odierni, Siri e simili riescono a svolgere funzioni primarie fondamentali, come l’esecuzione di telefonate al solo comando, azionando giusto un paio di passaggi che anche i più piccoli non hanno difficoltà ad affrontare. In questo modo, Roman viene messo in contatto con la polizia a cui fornisce indicazioni basilari su quello che è successo e il luogo dove vive. Qui in basso è possibile ascoltare l’audio della chiamata.

Cosa è successo

L’esempio è forse quello che meglio descrive l’utilità di Siri, e degli altri assistenti vocali, almeno attualmente. Spesso dimentichiamo di come le nostre vite siano già cambiate grazie alla tecnologia, che ha reso più semplici e dirette alcune operazione, automatizzandole e rendendole maggiormente accessibili. Se Roman si fosse ritrovato tra le mani un comune cellulare, forse non avrebbe mai chiamato i soccorsi perché ignaro del numero di telefono da comporre (999 in UK). Il punto di partenza per lo sviluppo di una nuova AI, basata sul machine learning e algoritmi avanzati, è proprio questo: considerare come rispondere alle reali necessità delle persone, sia che si trovino in mezzo al traffico cittadino che a casa, anche in situazioni di emergenza. Invochiamo costantemente l’arrivo di software più intelligenti, proattivi e versatili, ma siamo sicuri di aver imparato a usare davvero quelli moderni? Dovremmo essere tutti un po’ Roman (per la sua repentina capacità di affidamento allo strumento hi-tech) prima di procedere al passo successivo.

Leggi anche:  Gympass cambia nome e diventa Wellhub

[ot-video type=”youtube” url=”https://youtu.be/lKCz6v5yb28″]