Datagate, il Regno Unito ha violato i diritti dei cittadini digitali

Si riaccendono i riflettori sul Datagate
Datagate, il Regno Unito ha violato i diritti dei cittadini digitali

La Corte europea ha stabilito che i programmi di sorveglianza di massa del governo britannico hanno infranto le norme della Convenzione sui diritti dell’uomo

Si riaccendono i riflettori sul Datagate. La ECHR, Corte europea sui diritti dell’uomo, è arrivata alla conclusione che il governo del Regno Unito ha violato i diritti dei cittadini digitali, come stabilito dalla Convenzione europea sui diritti dell’uomo. Durante la votazione avvenuta lo scorso giovedì, la Corte europea ha riscontrato “una supervisione insufficiente” e “protezioni inadeguate” circa “l’intercettazione di massa” nei confronti dei britannici tramite il controverso programma Tempora, reso noto per la prima volta da Edward Snowden. Stando alla commissione, le piattaforme di raccolta e mantenimento delle informazioni, come svolte da GCHQ e soci, vanno contro ciò che si intende per società democratica, soprattutto quando si azionano attività che aggirano le normali procedure di legge.

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La sentenza

Il riferimento è alla richiesta che in passato le agenzie governative UK hanno fatto agli operatori di comunicazione sul territorio, per ottenere i dati degli utenti. Per questo, nella sentenza la corte UE ha osservato garanzie non sufficienti contro gli abusi dei programmi attuati dalla GCHQ, che hanno messo a rischio la privacy delle persone e la loro identità fisica e digitale. I documenti divulgati da Snowden, a partire dal 2013, hanno rivelato che l’agenzia Government Communications Headquarters stava conducendo un’intercettazione su vasta scala attraverso l’uso di tre programmi: Tempora, un data store di tutto il traffico internet; Karma Police, che aveva creato un profilo di navigazione per ogni utente visibile su internet; Black Hole, un archivio di oltre un trilione di eventi tra cui cronologie web, e-mail e record di messaggistica istantanea, oltre a query di ricerca e attività sui social media.

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