Il governo di Londra vorrebbe unificare dataset informativi differenti per realizzare i profili maggiormente a rischio e prevenire i problemi di salute
Il governo del Regno Unito ha in mente un grande progetto: combinare le cartelle cliniche dei cittadini con le loro attività sui social media e altre informazioni lasciate online. Il motivo? Introdurre un sistema di prevenzione predittiva che dovrebbe migliorare la gestione delle persone a rischio. L’idea, secondo il segretario alla salute Matt Hancock, è quella di indirizzare messaggi specifici a chi ha “propensione ai problemi di salute”, rivelati dai loro smartphone e dai dati sulla posizione, così come dai post sui social media e ulteriori notizie.
Gli attivisti per la privacy sono sul piede di guerra, visto che vedono nell’iniziativa una violazione della vita privata dei pazienti, che potrebbero anche essere meno propensi a condividere le informazioni con i propri medici di base. Hancock, tuttavia, sostiene che le attuali campagne di salute sono in gran parte sprecate perché colpiscono tutti, ad esempio attraverso la pubblicità su giornali, radio o televisione. “Finora, la salute pubblica si è essenzialmente occupata della popolazione nel suo complesso e non di fasce particolari”.
Cosa succede
Così prosegue Hancock: “La campagna antifumo in TV è rivolta a tutti. Ma usando i dati, medici e digitali, opportunamente salvaguardati, per motivi di privacy e sfruttando altri dati demografici, si può capire quando qualcuno può avere una maggiore propensione a fumare e quindi indirizzare gli interventi molto più da vicino. Stiamo esplorando i servizi digitali che useranno le informazioni con le persone che scelgono di condividere, in base al consenso con i più alti standard sulla privacy dei dati, per offrire consigli precisi e mirati”.
E i piani sono in gran parte un’estensione di quelli esistenti del Public Health England per l’utilizzo delle informazioni demografiche e dei contenuti mobili per inviare annunci personalizzati. Le organizzazioni in difesa dei consumatori insistono sul pericolo di questo eccesso di dettagli da più sorgenti, sottolineando come smartphone e altri device stiano diventando sempre più tag privilegiati per certi scopi.