Filippo Monticelli, Regional Director di Fortinet Italia, ci spiega in cosa cambia l’approccio software-defined e le implicazioni, positive, con il cloud
Con l’aumento costante delle applicazioni e degli strumenti basati sul cloud, le aziende che hanno più sedi, in uno o più Paesi, puntano sulle architetture SD-WAN (reti di accesso di tipo “software-defined”). Il motivo? L’SD-WAN offre riduzione dei costi, miglioramento delle prestazioni, aumento dell’agilità, ottimizzazione dell’esperienza utente e, soprattutto, semplificazione delle operazioni automatizzate. Se la funzione tradizionale della WAN era quella di collegare gli utenti presso le sedi remote alle applicazioni ospitate su server nel data center, il mondo odierno, sovrabbondante di traffico dati, fa i conti con una vera complessità di gestione, imprevedibilità delle prestazioni e vulnerabilità delle reti. Ne abbiamo parlato con Filippo Monticelli, Regional Director di Fortinet Italia.
Come azienda oramai consolidata nel panorama del cloud e della difesa dei network, fattori che entrano in gioco nel business moderno, ci basiamo su una strategia di implementazione, che guarda sia al private che al public, improntata su tre fattori. Il primo è garantire i più elevati livelli di protezione per le piattaforme utilizzate, che siano SaaS o infrastrutture IaaS, magari in ottica di cloud ibrido. Il nostro vantaggio competitivo nasce da vent’anni di sviluppo di soluzioni e tecnologie di network security che sono state gradualmente rese disponibili e fruibili alle aziende in qualunque ambiente dal datacenter on premise virtualizzato al cloud pubblico.
Il secondo pilastro è l’integrazione nativa con piattaforme di terze parti, che permette di avere sistemi automatici di gestione end-to-end dell’intera infrastruttura di rete e sicurezza. «Mettiamo il caso di un cliente enterprise, in ambiente private o public cloud: può contare su connettori che realizzano una comunicazione in modalità ‘seamsless’ coi principali player del mondo private / public cloud (quali ad esempio VMware, NSX-T, Cisco ACI, Nuage Networks, AWS, Microsoft Azure, etc.), adattando e modificando le policy in maniera dinamica. Il NGFW viene notificato dinamicamente dei cambiamenti agli oggetti/istanze di rete grazie ai Fabric Connectors di Fortinet.
Infine, Fortinet ha la prerogativa di offrire piattaforme unificate di management completamente virtualizzate e fruibili negli ambienti cloud, eventualmente integrate con il mondo on-premise. Questo consente di ottenere visibilità end-to-end ampliata, dal core del network alla sua periferia, includendo anche le medesime funzionalità SD-WAN tramite le quali si accede ai servizi in cloud o alle risorse interne all’azienda.
Non sempre però SD-WAN offre la dovuta sicurezza, qual è la soluzione per Fortinet?
I principali vendor che propongono soluzioni SD-WAN partono da piattaforme HW/SW di rete o piattaforme di rete virtualizzate che non integrano nativamente funzionalità di sicurezza evolute. La soluzione SD-WAN di Fortinet, al contrario, si basa sui nostri next generation firewall e beneficia anche di tutte le nostre altre soluzioni all’interno del framework di Fortinet Security Fabric.
Adottare l’SD-WAN significa non solo sostituire una vecchia connessione geografica ma semplificare l’edge che diventa “application aware”. In poche parole i dispositivi, non più i router tradizionali, vengono portati a lavorare a livello granulare per analizzare, differenziare e proteggere il traffico. Ne trae vantaggio la sicurezza, come detto, ma anche la versatilità, unita alla visibilità approfondita sull’utilizzo della rete e dei servizi applicativi.
In particolare, nel contesto di scenari di accesso a servizi SaaS, la soluzione SD-WAN di Fortinet in combinazione con la nostra piattaforma CASB (FortiCASB) garantisce la fruizione in sicurezza di applicazioni in cloud con estrema agilità e duttilità.
A conti fatti, la digital transformation per Fortinet può essere abilitata dalle nostre soluzioni di Secure SD-WAN a supporto di progetti di transizione al cloud. In ultimo, un ruolo fondamentale lo gioca l’IT governance, che non può prescindere da fattori quali la gestione del rischio, l’aggiornamento dei sistemi. In ottica di ottimizzare i processi è strategico avere un approccio globale, che abiliti la gestione dei rischi informatici e l’allineamento dei sistemi.
