Perché Mozilla ha rimosso le estensioni Avast e AVG da Firefox

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Quattro estensioni raccoglierebbero i dati di navigazione degli utenti senza apparente motivo: una soluzione è dietro l’angolo

Gli appassionati di open source di Mozilla si sono ultimamente concentrati su quattro estensioni di Firefox che avrebbero causato dei problemi agli utenti. Sono tutte realizzate da Avast, una società antivirus di una certa reputazione, e coprono i servizi della stessa Avast e del rivale AVG, acquisto nel luglio del 2016. Mozilla afferma di aver agito su notizie provenienti da una fonte affidabile: Wladimir Palant, l’uomo dietro l’estensione AdBlock Plus per Firefox. I suoi risultati suggeriscono che le estensioni di Avast stanno ottenendo i dati degli utenti, comprese le cronologie di navigazione, senza scopi pertinenti. Come sappiamo, sia Mozilla che Google vietano la raccolta non necessaria di dati dei navigatori.

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Cosa succede adesso

Palant era già intervenuto pubblicamente sul problema, lo scorso ottobre, ma sta promuovendo nuovamente le sue scoperte dopo aver individuato che anche le estensioni di AVG si comportano ugualmente. Mozilla afferma che la raccolta URL è completamente necessaria per il funzionamento dei suoi prodotti ma: “Abbiamo già implementato alcuni dei nuovi requisiti di Mozilla e rilasceremo ulteriori versioni aggiornate che sono pienamente conformi e trasparenti per i nuovi requisiti”.

Al momento della stesura, tutte e quattro le estensioni Avast Online Security, Avast Safeprice, AVG Online Security e AVG SafePrice, sono ancora disponibili per gli utenti di Chrome sull’omonimo Store. Detto questo, ora che Mozilla ha agito, c’è la possibilità che Google segua l’esempio, soprattutto perché le ragioni del divieto influenzano anche le policy del software di Big G. Del resto, basterebbe fare delle piccole modifiche per risolvere la questione: Avast è una grande azienda e senza dubbio ha già un team che lavora su build di estensione aggiornate e sui componenti aggiuntivi di Firefox sostitutivi.

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