Rapporto Accenture: spesa pubblica e recupero produttività della PA

Spesa pubblica: la futura domanda di servizi, alimentata dall’invecchiamento della popolazione, richiederà risorse aggiuntive per 23 miliardi di euro al 2025

Una spesa pubblica aggiuntiva di 23 miliardi di euro sarà richiesta nel 2025 per fronteggiare la crescente domanda di servizi della popolazione che invecchia. Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto di Accenture, intitolato ‘Delivering Public Service for the Future: Navigating the Shifts’.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Accenture ha chiesto a Oxford Economics di elaborare una proiezione al 2025 della spesa per la produzione di servizi pubblici (totale spesa pubblica al netto di interessi e sussidi) in 10 paesi: Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, India, Italia, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti. L’indagine ha analizzato l’impatto aggiuntivo sui costi di produzione dei servizi pubblici dei cambiamenti socio-demografici rispetto alla traiettoria di crescita corrente, cioè alla proiezione sostenibile degli attuali parametri macroeconomici. In Italia, secondo la metodologia applicata da Oxford Economics, è previsto un differenziale di 23 miliardi di euro al 2025, che potrà essere colmato ricorrendo alla fiscalità, tagliando i servizi oppure ripensando i modelli produttivi per accrescere efficienza e produttività nella pubblica amministrazione.

Proprio al fine di misurare le aspettative dei cittadini verso la pubblica amministrazione e la soddisfazione circa i servizi pubblici, Accenture ha anche commissionato ad Ipsos MORI un ampio sondaggio svolto nel 2012 nei 10 paesi oggetto dell’analisi economica. La percentuale degli italiani soddisfatti si attesta al 15%, contro una media del 38% negli altri paesi, e solo 1 italiano su 4 nutre fiducia nella capacità della pubblica amministrazione di fronteggiare le sfide future.

Spesa e popolazione anziana

 Il fattore trainante dell’aumento di spesa previsto nella ricerca è la composizione della popolazione italiana. L’Italia conta a pari merito con la Germania la più alta percentuale di cittadini over 65 tra i 10 paesi oggetto della ricerca, un 20,4% della popolazione destinato a raggiungere il 24,2% entro il 2025. La spesa pensionistica italiana si muove ben al di sopra della media OCSE (14,1% del PIL contro 7% della media europea nel 2010) mentre lo stato sostiene l’80% dei costi della sanità del paese. Tra gli altri fattori considerati nell’analisi gli effetti della ricchezza e delle dinamiche di costo delle prestazioni sanitarie sulla spesa pubblica.

Leggi anche:  AICA e Comune di Bari hanno realizzato un modello di eccellenza nella formazione digitale dei dipendenti pubblici

Il differenziale socio economico

Gli impatti socio economici sono stati confrontati con la traiettoria corrente della spesa del settore pubblico allo scopo di identificare il differenziale di spesa in ciascun paese al 2025. La traiettoria corrente della spesa per la produzione di servizi pubblici considera la spesa attuale, la crescita economica e le misure di austerità esistenti e pianificate presupponendo che i governi ritornino a livelli di spesa sostenibili a lungo termine entro il 2025.

Differenziale di spesa per servizi pubblici al 2025

 Paese 

Differenzialedi spesa entro il 2025 in dollari USA

Differenziale di spesa come percentuale del PIL

Differenziale di spesa entro il 2025 in valuta locale

Aumento percentuale annuo di efficienzaper annullare il differenziale di spesa in valuta locale

Australia $ 50 miliardi  3,0%  $ 54 miliardi  0,91% – $58 miliardi
Brasile $ 70 miliardi  1,9%  $ 123 miliardi
0,57%
$125 miliardi

 0,57% – $125 miliardi

Canada $ 90 miliardi  4,1%  $ 93 miliardi  0,92% – $95 miliardi
Francia $ 100 miliardi  3,3%  € 75 miliardi  0,58% – € 79 miliardi
Germania $ 80 miliardi  2,0%  € 60 miliardi  0,42% – €63 miliardi
India $ 70 miliardi  1,5%  3.202 miliardi di rupie  1,11% – 3.336 miliardi di rupie 
Italia $ 30 miliardi  1,3%  € 23 miliardi  0,25% –  €24 miliardi
Singapore $ 10 miliardi  2,3%  $ 13 miliardi  1,40% – $ 13 miliardi
Regno Unito $ 170 miliardi  5,4%  £ 110 miliardi  1,25% – £111 miliardi
Stati Uniti $ 940 miliardi  4,4%%  $ 940 miliardi  1% – $ 955 miliardi

 

Differenziale socio economico di spesa italiano al 2025

                

Insoddisfazione dei cittadini

Accenture ha inoltre ascoltato i cittadini in merito al grado di soddisfazione rispetto ai servizi pubblici ed alle loro aspettative verso la pubblica amministrazione. Un sondaggio condotto su 5.000 persone negli stessi paesi oggetto dell’indagine economica da Ipsos MORI nel febbraio 2012, ha evidenziato che il 56% degli italiani non è soddisfatto dei servizi che riceve, contro una media del 35% nel campione. Inoltre, solo il 24% ritiene che il settore pubblico saprà offrire nei prossimi cinque anni servizi in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative della gente.

E’ interessante rilevare che l’attenzione dei cittadini è concentrata sul risultato e non su come il risultato si raggiunge: complessivamente solo l’8% degli intervistati (il 13% in Italia) ritiene una priorità mantenere i programmi di welfare nella loro forma attuale, ma una percentuale altissima chiede ai governi di centrare gli obiettivi di quei programmi (ridurre la disoccupazione, la povertà e le diseguaglianze).

Ripensare la produzione dei servizi pubblici

Gli italiani (67%) più degli altri ritengono prezioso il contributo che il terzo settore può dare nella produzione dei servizi pubblici e chiedono al governo di fare di più nel “comprendere le priorità dei cittadini e delle comunità” (54%) e “migliorare le competenze delle che persone lavorano nella pubblica amministrazione” (49%).

Il 78% degli intervistati italiani, infine, ritiene importante che il “governo fornisca in futuro più servizi attraverso i canali digitali” ed il 70% chiede alla pubblica amministrazione un punto di accesso unico, contro una percentuale del 57% nella media degli altri paesi.

“La necessità di ventitré miliardi di euro di costi aggiuntivi per mantenere nel 2025 servizi pubblici che soddisfano solo il 15% dei cittadini indica al governo nazionale e a quelli locali l’urgenza di una riflessione su come si producono i servizi pubblici nel nostro paese”, ha dichiarato Gianmario Pisanu, responsabile del business Health & Public Service di Accenture in Italia. “Riteniamo che parte della soluzione consista nell’aumentare l’efficienza e la produttività del settore pubblico attraverso modelli di produzione dei servizi più evoluti, nuove modalità di coinvolgimento del terzo settore ed accresciutaintensità di capitale. Sono i cittadini e le imprese a chiedere ai governi di fornire servizi non solo in modo più efficiente, ma anche con maggiore efficacia. Sono sempre i cittadini a chiedere che la pubblica amministrazione operi con lo sguardo rivolto al risultato e non alla propria organizzazione. Una sfida italiana e globale che può essere vinta senza scaricare il costo sociale sulla comunità in termini di nuove tasse e tagli delle prestazioni”.

Governare il cambiamento

Sebbene nessuno possegga tutte le risposte agli interrogativi aperti intorno al futuro del servizio pubblico, con lo studio ‘Delivering Public Service for the Future: Navigating the Shifts’ Accenture identifica quattro linee evolutive strutturali che segnano un cambiamento di passo nel disegno e nella produzione dei servizi pubblici. L’obiettivo ultimo è orientare l’organizzazione ed i processi verso il risultato, cominciando a ridurre sia il differenziale di spesa che quello tra le aspettative dei cittadini e la realtà della pubblica amministrazione:

Il passaggio dal servizio standard a servizi personalizzati: costruendo il servizio intorno alle esigenze del cittadino e non in funzione della organizzazione che lo produce, per ottenere risultati migliori a costi sostenibili

Il passaggio dalla gestione reattiva alla gestione basata sulla conoscenza analitica dei dati: utilizzando processi e tecnologie di analisi dei dati che consentono di dimensionare con precisione le risorse rispetto ai fabbisogni, per fornire servizi tempestivi e accurati

Il passaggio dalla “amministrazione pubblica” alla “imprenditoria pubblica”: organizzando l’erogazione del servizio su base cooperativa, consortile o societaria e stringendo i legami con il terzo settore, per accrescere la focalizzazione su obiettivi e risorse

– Il passaggio dall’efficienza occasionale alla produttività come missione: adottando un modello di governance per obiettivi e priorità, ristrutturando le funzioni chiave e razionalizzando quelle di supporto per guidare sistematicamente la macchina pubblica verso un uso ottimale delle risorse.

Maggiori informazioni su come Accenture collabora con i governi, nel documento Delivering Public Service for the Future.

Leggi anche:  Giorgia Meloni, l’innovazione come forza trasversale per la competitività e lo sviluppo del Paese