La BI Cloud trova utenti attraverso sentieri multipli

Un’indagine Jaspersoft rivela che le applicazioni SaaS spesso non comprendono Business Intelligence. Il gap viene colmato attraverso applicazioni BI SaaS standalone e sempre più spesso dall’incorporazione della BI in applicazioni costruite su ambienti PaaS

Jaspersoft, fornitore del software di Business Intelligence (BI) più utilizzato nel mondo, ha pubblicato i risultati della propria indagine Cloud BI che è stata indirizzata agli ambienti SaaS (Software-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service). I risultati dell’indagine globale condotta su quasi 300 membri della comunità Jaspersoft ha mostrato che poco più di un terzo (39%) delle applicazioni SaaS di chi ha risposto non incorporano al momento report, cruscotti o funzioni analitiche. Il risultato è che gli intervistati stanno sempre più rivolgendosi al SaaS BI per colmare questo gap, con un 31 per cento che sta già implementando questa tecnologia e un ulteriore 33 per cento che prevede di farlo nei prossimi due anni. Un numero sorprendentemente alto di intervistati (14 per cento) sta già utilizzando PaaS, sfruttando il cloud e incorporando la BI direttamente nelle proprie app.

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Il sondaggio, condotto nel maggio del 2012, ha rivelato anche che entro due anni, quasi metà delle organizzazioni (45 per cento) utilizzeranno PaaS. Anche le imprese hanno sottolineato l’agilità per il deployment rapido sia di BI SaaS (67%) che  PaaS (67%) come uno dei tre principali benefici. Sorprendentemente, meno di metà degli intervistati ha citato il risparmio di denaro come uno dei tre principali benefici. 

Jim Bell, CMO di Jaspersoft, ha dichiarato: “Nonostante il fatto che PaaS sia una tecnologia relativamente agli esordi, si è già conquistata una suo spazio. Si aggiunga a ciò il fatto che più del 60 per cento delle applicazioni SaaS utilizzate dalle organizzazioni non includono funzionalità BI e si può vedere come esista un’esigenza di capacit BI sia per le applicazioni PaaS che per quelle SaaS. La buona notizia è che è in produzione una nuova generazione di applicazioni cloud che ha la BI già integrata”.

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Tra le ulteriori conclusioni raggiunte dallo studio troviamo:

* La sicurezza dei dati resta una preoccupazione per la BI SaaS, nonostante le continue rassicurazioni dei vendor e degli esperti, tanto che il 75% degli intervistati hanno citato questa come fonte di ansia. Immediatamente a seguire, il fatto che qualcun altro “possegga” i propri dati (62%) e l’affidabilità del Cloud (59%).

* Oltre la metà (55%) degli intervistati utilizza la BI SaaS per fornire servizi a un pubblico esterno, tipicamente provvisto di un’altra applicazione, mentre il 46% la usa per offrire servizi a un pubblico interno e a dispositivi mobili.

* Meno della metà (46%) trova “difficile” ottenere dati da e per il Cloud con la BI SaaS.

* Il 45 per cento ha dichiarato che attualmente utilizza o ha in progetto di utilizzare PaaS nei prossimi 24 mesi.

* I maggiori benefici del PaaS sono stati identificati con l’essere in grado di costruire e implementare applicazioni o servizi anche più velocemente (67%) e con risparmio di costi (55%).

Ha proseguito Bell: “È inoltre interessante vedere che l’agilità sta diventando una priorità più importante per il mercato BI dei reali risparmi di costo, cosa che dimostra un possibile cambiamento delle priorità quando si parla di risultati. Con l’avvento delle applicazioni Cloud complete con BI integrata, le organizzazioni vedranno una BI sempre più moderna e flessibile, senza doverla costruire o offrirla in modo standalone”.