Per Telepass il rischio di credito diventa una leva di business

Sviluppato con SAS un sistema che ottimizza il processo di valutazione del credito e minimizza l’esposizione al rischio

Telepass ha scelto SAS per far fronte a due necessità: sviluppare modelli di rating accurati e valutare il rischio legato alle principali controparti, ad esempio i consorzi di autotrasportatori, soggetti non patrimonializzati la cui affidabilità è difficile da verificare con le tradizionali analisi di bilancio. La soluzione SAS mette a disposizione del management un dashboard direzionale che consente di avere una visione realistica del credito aziendale.

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“La nostra attività poggia sostanzialmente sul credito, cioè sul pagamento posticipato da parte del cliente del servizio erogato ai caselli autostradali – ha spiegato Dante Antognoni, Responsabile Amministrazione e Finanza di Telepass. Mentre il rischio di credito è minimo per i clienti family o business garantiti dagli istituti finanziari presso cui hanno sottoscritto il contratto, l’esposizione al rischio può diventare critica nel caso di particolari controparti, come i Consorzi e le Società di servizi degli autotrasportatori”.

Si tratta di circa trentacinque controparti che consorziano un numero elevato di trasportatori e che, pur rappresentando una quota limitata della base clienti, generano un fatturato annuo di circa 960 milioni di euro, pari ad un quarto del transato Telepass complessivo (circa 4 miliardi di Euro).

“Abbiamo scelto SAS perché assicura una copertura funzionale completa dell’intero processo di valutazione del credito” – ha concluso Antognoni. “È uno strumento di cui si avverte fortemente l’esigenza, soprattutto nei confronti di quei clienti non garantiti da istituti finanziari e che potrebbero generare un impatto sul conto economico in termini di perdite su crediti, di qui la necessità di un monitoraggio costante e puntuale capace di evidenziare gli indicatori critici”.

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