D-Wave, il computer quantico passa i primi test

La macchina è in grado di lavorare quasi con il calcolo quantistico ma c’è ancora molto da lavorare. Intanto ha superato gli esami di maturità

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Gli ingegneri che hanno lavorato alla realizzazione del chip quantico hanno visto i loro computer passare la prima prova presso la University of Southern California (USC). Il D-Wave ha dovuto affrontare lo scetticismo per anni, ora Lockheed Martin (azienda attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa) e l’Università hanno le prove che il chip utilizzato nel sistema può implementare, realmente, gli effetti quantici. I ricercatori hanno effettuato i test su un sottoinsieme di chip a 128-qubit, che la USC ha dichiarato lavorare “largamente come sperato“. Non a caso il test afferma come i risultati mostrano un potenziale di ottimizzazione quantistica mai visto finora.

Test passato

Daniel Lidar, direttore scientifico dello USC Quantum Computing Center ha detto: “Utilizzando un test specifico che coinvolge 8 quibits, abbiamo verificato che il processore D-Wave esegue calcoli ottimizzati (che è come dire che utilizza la minore energia possibile per la soluzione) utilizzando una procedura che è quanto di più vicino possibile al calcolo quantistico e, di conseguenza, molto lontano dalle classiche previsioni fatte con la tecnologia tradizionale”.

Trittico vincente

All’inizio del 2013 la Google e la NASA hanno acquistato un computer da 512-qubits della D-Wave e nonostante ci sia chi è ancora incredulo verso la tecnologia, il fatto che l’azienda sia riuscita a coinvolgere soggetti di alto valore come le stesse Google e NASA e la Lockheed Martin, suggerisce che D-Wave ha il potenziale per produrre significativi miglioramenti nella velocità di risoluzione dei principali problemi di calcolo.

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