Funzionari di banca diplomati in investigazione

Curioso – e a quanto pare efficace – stratagemma è stato escogitato da un istituto bancario del Sud Dakota per arginare le frodi online di ogni genere che minacciano giornalmente i propri clienti.

La constatazione che il costante affinamento delle tecniche e delle metodologie truffaldine ideate da personaggi senza scrupoli può essere contenuto solamente con un attento monitoraggio di coloro che quotidianamente si trovano sul fronte ha stimolato l’ingegno dei responsabili della West Bank.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il programma “Information Security Employee Rewards”, avviato nel Giugno 2008 e che prevede la frequenza di corsi, seminari e forum per un periodo di due anni – è stato sollecitato anche dalla considerazione di come le diverse trappole presenti in Rete possano riverberarsi negativamente sulle istituzioni finanziarie in termini di immagine, anche quando non vi sia alcuna loro responsabilità.

A star seduti dietro ai banchi ci sono gli addetti della West Bank che più direttamente hanno rapporti con la propria clientela e le materie riguardano il social-engineering “applicato” ed altre tipologie di frodi – non solo telematiche -; non mancano le esercitazioni pratiche su come riconoscere una mail di phishing piuttosto che un tentativo di vishing, una sorta di evoluzione di phishing attraverso servizi telefonici.

Al termine del percorso di addestramento i partecipanti dovrebbero aver acquisito una certa capacità nel fiutare nuovi meccanismi fraudolenti che, associata al costante scambio di informazioni con i propri correntisti, potrebbe prevederne ed anticiparne gli effetti.

E’ stata prevista anche la frequenza di corsi di aggiornamento online per condividere tra tutti i dipendenti i nuovi trend che si dovessero presentare sullo scenario bancario.

Leggi anche:  Perché una soluzione Cloud Detection and Response è irrinunciabile per ostacolare gli attacchi sofisticati nel cloud

La particolarità di tutto il progetto starebbe nel riconoscimento di un premio a tutti quegli impiegati che dovessero scovare un tentativo di imbroglio.

Oltre alla corresponsione di un piccolo incentivo ed alla segnalazione al direttore di agenzia con l’invito di valutare l’assegnazione di un’ulteriore ricompensa, quello che sembra stia riscuotendo maggior successo tra i lavoratori è il rilascio di un attestato.

Secondo i portavoce dell’ente creditizio i funzionari premiati farebbero sfoggio del diploma nelle filiali con l’innegabile risvolto positivo di far scattare una sana competizione tra i colleghi e, indirettamente, trasmettere maggiore fiducia al cliente che avrebbe la percezione di interfacciarsi con una realtà decisamente attenta.

L’iniziativa sembrerebbe andare a gonfie vele sia per i raggiri già individuati sia per l’entusiasmo con cui è stata accolta dagli impiegati.