Hard disk, la crisi thailandese mette in difficoltà il comparto PC

Intel rivede al ribasso le stime di fatturato per l’ultimo trimestre dell’anno: da 14,7 miliardi di dollari a 13,7 miliardi

Ma non è tanto un raffreddamento della domanda ad avere influito sulle dinamica negativa del business del gigante del silicio, che in quest’ultimo anno, nonostante le condizioni grame in cui versa l’economia nei Paesi occidentali, è riuscita a incrementare le proprie posizioni e a capitalizzare in borsa gli eccellenti risultati. La causa è principalmente addebitata alla insufficiente disponibilità di materia prima, e in particolare della componentistica per hard disk.

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Il Paese dove infatti si concentra questo tipo di produzione è la Thailandia che oggi, a causa delle ultimi alluvioni che hanno interessato l’area asiatica, non è in grado di sostenere il ciclo produttivo richiesto per far fronte alla domanda di PC a livello mondiale. Nel Paese asiatico il solo impianto della Western Digital produce il 25% degli hard disk venduti in tutto il mondo.

La portata della riduzione nelle forniture è evidenziata anche dalle cifre fornite da iSuppli. Secondo la società di ricerca la produzione di hard disk in Thailandia è scesa di circa il 52% causando un buco del 30% nelle forniture globali. Insomma, siamo in piena economia globale, le difficoltà di un singolo paese, strategico nella filiera produttiva del personal computer, compromettono le aspettative di fatturato della PC industry.

Questa momentanea debacle del sistema produttivo potrebbe però rivelarsi un’occasione per dare maggiore slancio ad altre linee di computer che utilizzano supporti di memoria alternativi agli hard disk, ovvero il segmento degli ultrabook dotati di dischi allo stato solido, dispositivi ultrasottili che potrebbero diventare concorrenziali rispetto ai tablet.

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Nei confronti di questi ultimi gli ultrabook, pur avendo peso e dimensioni contenute, sono in tutto e per tutto dei computer, offrono uno schermo più grande, una tastiera fisica e porte per il collegamento di dispositivi esterni. La momentanea crisi produttiva degli hard disk potrebbe quindi essere un’opportunità per dare slancio e mercato a tutti quei dispositivi che utilizzano tecnologia SSD.