Kaspersky e la sicurezza negli ambienti virtuali

Ieri presso l’Unione Industriali di Napoli si è tenuto un convegno organizzato dalla SMS Engineering per discutere delle nuove sfide legate alla sicurezza in un ambiente virtuale che si moltiplicano rapidamente ed introducono nuovi rischi.

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Per le organizzazioni che stanno virtualizzando i loro server, i requisiti normativi e di business richiedono nuovi controlli di sicurezza. Il Workshop ha offerto una panoramica su come rendere più sicuri gli ambienti virtuali con le soluzioni di Kaspersky.

“Le nuove tecnologie ICT prevedono sempre di più la migrazione degli attuali sistemi informativi verso gli ambienti virtuali per diminuire i costi. In questo nuovo scenario nascono nuove problematiche collegate alla sicurezza nella gestione delle informazioni in questi ambienti virtuali; non ultimo la responsabilità penale degli amministratori legata alla eventuale cattiva gestione delle informazioni relative alla propria clientela oltre che alle informazioni personali e sensibili” ha affermato Gaetano Cafiero – Presidente Sezione ICT Unione Industriali di Napoli.

A margine dell’incontro abbiamo intervistato Fabio Sammartino, Pre-Sales Manager, Kaspersky Lab Italia.

“E’ cambiato il paradigma, se prima proteggevo un pc da un attacco di un virus ora devo proteggere un’intera infrastruttura perché se ci fosse una vulnerabilità su una sola macchina virtuale rischierei di infettare tutto il mio Data Center. Inoltre varia completamente il processo di installazione e di gestione; incanalando il traffico di rete virtualizzato e i file attraverso questo dispositivo aggiornato, le VM sono completamente protette da aggiornamenti di sicurezza nello stesso istante in cui questi vengono creati e questo fa sì che non sia più necessario produrre, per ogni VM, copie ridondanti di database anti-malware attraverso la rete. La scansione intelligente di Kaspersky Lab garantisce anche che lo stesso file non venga analizzato più volte, liberando le risorse aggiuntive di sistema.”

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La diffusione degli ambienti cloud nelle aziende come si rapporta con la percezione della sicurezza? Molte aziende ad esempio rinunciano al cloud per paura di perdere il controllo sui loro dati.

“Lo spostamento verso le soluzioni cloud –based è fisiologico, è il mercato che spinge in questa direzione e non si può prescindere più da ciò, quindi non è corretto parlare di approccio diverso alla sicurezza ma è proprio il cambio di scenario che influenza la sicurezza. Sono i servizi e le esigenze dell’azienda che portano l’azienda stessa ad indirizzarsi verso infrastrutture virtualizzate e per forza di cose la sicurezza deve cambiare. Ormai i dati sono mobili presenti nella nuvola e perciò non si possono più proteggere come si faceva prima, sono necessarie soluzioni pensate appositamente per queste realtà come Kaspersky Security for Virtualization | Light Agent, la prima soluzione di Kaspersky Lab specificamente progettata per le piattaforme di virtualizzazione Citrix e Microsoft”.