Il mercato dei videogiochi in Italia resiste alla crisi

Il 2009 per il mercato dei videogiochi in Italia è stato un anno positivo in un clima economico di recessione dei consumi che ha avuto un impatto anche sull’industria dell’intrattenimento in generale.

Il settore ha infatti registrato nel suo complesso una lieve flessione rispetto al 2008 (-1,7% a valore), ma molto più contenuta rispetto all’andamento del mercato europeo e internazionale. Il dato si riferisce al monitoraggio svolto dalla società di ricerca GfK sui canali della distribuzione moderna.

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Sul fronte dell’hardware si è riscontrata una crescita complessiva del mercato a volume (+1%) a cui ha fatto fronte un leggero ridimensionamento a valore (-3,2%), dovuto in particolare al riposizionamento di prezzo di alcune console.

Sul fronte del software invece il mercato dei videogiochi per console ha ottenuto un incremento sia a volume (+ 0,2%) che a valore (+1%), mentre continua la flessione delle vendite dei videogiochi per PC (-22,4% a volume, – 13,6% a valore), determinata soprattutto dall’impatto negativo della pirateria.

La tendenza principale che si è riscontrata durante l’anno è la preferenza verso l’intrattenimento domestico: in tempi di crisi gli italiani hanno prediletto il gioco in casa rispetto al gioco in mobilità.

Il segmento Home ha infatti registrato una crescita significativa sia sul fronte delle console (+ 11,2% a volume, +1,1% a valore) sia sul fronte dei videogiochi (+10,9% a volume, + 12,7% a valore) nonostante il fatto che rispetto al 2008 ci siano stati molti meno lanci importanti e che questi ultimi siano stati concentrati soprattutto a fine anno.

“Il mercato videoludico in Italia ha retto bene l’impatto con la crisi economica dimostrando la sua natura di settore anticiclico rispetto alla recessione globale dei consumi” – ha commentato Gaetano Ruvolo, Presidente AESVI –

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“L’industria Italiana è giovane e ha ancora nuovi e inesplorati margini di crescita: questo ci ha consentito di contenere meglio gli effetti della crisi e registrare nel 2009 dei dati molto più positivi rispetto al mercato videoludico europeo e internazionale”