Nortel a rischio bancarotta

Quale futuro per il nome storico delle telecomunicazioni?
Una delle più grandi aziendi canadesi, Nortel, uno dei nomi storici del networking e delle telecomunicazioni è a rischio bancarotta. Si deciderà tutto nei prossimi giorni. Assediata dai debiti se non riuscirà a fare fronte alle richieste dei creditori dovrà ricorrere al commissariamento, vale a dire, secondo quanto stabilito dalla legge americana, ricorrere alle misure previste dal Chapter 11.
 La componente più critica, che più ha compromesso le sorti della compagnia nell’ultimo periodo si è rivelata essere quella associata al mercato wireless, terra di promesse, oggi colpita anch’essa dal fenomeno recessivo. Nokia stessa ha affermato di prevedere un calo nelle vendite dei dispositivi mobile. E nemmeno i mercati emergenti come Cina e India riescono ad attenuare la negatività dei fenomeni congiunturali cui stiamo assistendo in questo momento.
 La società canadese ha debiti per 4,5 miliardi di dollari e sta affrontando un sempre più accentuato calo della domanda. Recuperare liquidità attraverso la vendita della divisione Metropolitan Ethernet è un obiettivo che non si è ancora riusciti a raggiungere, nessun acquirente in vista.Anche se riuscirà a fare fronte al pagamento di interessi sul debito del valore di 107 milioni di dollari, in scadenza in questi giorni, gli analisti si dimostrano scettici sulle possibilità finanziarie nel medio lungo periodo.
 Nel 2000 Nortel aveva 100 mila dipendenti, oggi ne sono sopravvissuti 30 mila, e aveva una capitalizzazione di mercato di 250 miliardi di dollari, oggi quel valore è prossimo allo zero, 150 milioni di dollari.
 A questo punto, Chapter 11 o no, lo scenario più verosimile è l’acquisizione di Nortel in una logica a spezzatino. Una prospettiva che inciderà significativamente sul mercato canadese e che si rifletterà in tutti quei paesi in cui è presente la società, Italia compresa.

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