Nest per tutti: Jawbone e Mercedes nella casa connessa

Annunciata a settembre, la piattaforma “Works with Nest” è finalmente disponibile agli sviluppatori per creare le proprie app di domotica

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E’ passato quasi un anno dall’annuncio del progetto “Works with Nest”, piattaforma di API messe a disposizione di Nest per invogliare gli sviluppatori a realizzare applicazioni che si interfaccino con i gadget per la domotica reazlizzati dall’azienda di Google. Ora la piattaforma è accessibile per chiunque si senta in grado di lavorare con il termostato e il rilevatore di fumo della Nest, costruendo attorno agli oggetti un ecosistema software in grado di portare nuove esperienze di utilizzo per gli utenti mobili.

Le aziende in prima linea: Jawbone

Oltre agli sviluppatori indipendenti, l’accesso alle API di Nest ha incuriosito anche compagnie ben conosciute e attive nel campo dello sviluppo tecnologico. Tra queste c’è sicuramente Jawbone, che ha realizzato i braccialetti UP e UP24, in grado di tracciare l’attività fisica e restituire i dati attraverso l’app per smartphone e la connessione Bluetooth (solo per l’UP24). Con l’accesso alle API di Nest, Jawbone vuole permettere ai suoi utenti di avere acqua calda e riscaldamenti accesi in particolari momenti della giornata, ad esempio quando si svegliano e accendono il loro UP24 o stanno tornando da una corsa e i due dispositivi (UP24 e termostato) si abbinano.

Mercedes: più di un’auto

Nel frattempo anche Mercedes ha intenzione di sfruttare “Works with Nest”. In futuro le sue automobili potranno comunicare con il termostato di Nest regolando la temperatura in casa a 30 minuti dall’arrivo oppure i sensori inseriti nel garage (che rilevano la presenza dell’auto), potranno informare il sistema di illuminazione domestico di attivare il risparmio energetico e gli allarmi.

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