Sistri, il sistema per la tracciabilità di rifiuti utilizzato anche per evitare intromissioni delle ecomafie, riparte dopo il fermo per verificarne il funzionamento
Sistri, il software per la tracciabilità dei rifiuti, era stato fermato per “consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema” e ora è ripartito. L’annuncio arriva dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini in attuazione del Decreto Sviluppo.
Tutelare l’ambiente e combattere le ecomafie
Il sistema, richiesto dall’Unione Europea, ha la funzione di controllare il flusso dei rifiuti per individuare possibili danni all’ambiente da parte delle aziende e combattere la piaga delle ecomafie. “La tracciabilità del flusso di rifiuti è anche un obbligo europeo. Attivare il Sistri è soprattutto un dovere morale: l’assenza di un sistema di tracciabilità dei rifiuti è un assist intollerabile a chi evade gli impegni ambientali e soprattutto alla malavita organizzata e alle ecomafie”, ha dichiarato Climi. Sistri si avvierà in modo “progressivo e con oneri ridotti” per permettere l’aggiornamento dei dati inseriti nel software.