Cybercrime Response Unit

Incappati in una truffa on-line? A cura di Davide Mancini, Ispettore della Guardia di Finanza, responsabile dell’Unità Computer Forensic del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche.

Qualcuno ha rubato le vostre credenziali di accesso al servizio home-banking ed avete scoperto che è stato disposto un bonifico di ingenti somme a beneficio di individui – non sempre compiacenti – a voi sconosciuti?

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Non c’è altro da fare che rivolgersi ad un qualsiasi ufficio dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato o della Guardia di Finanza per presentare una formale denuncia in cui dovranno essere descritti dettagliatamente tutti gli accadimenti ed indicata ogni ulteriore informazione utile ad agevolare l’attività degli investigatori.

Contrariamente a quanto avviene alle vittime di reati “tradizionali”, che hanno immediatamente percezione – ad esempio – dell’auto rubata o della casa svaligiata, nelle malaugurate disavventure “informatiche” lo sfortunato protagonista non sempre si accorge di essere stato raggirato o, comunque, ignora di essere nel mirino di qualche malintenzionato, che, magari, guadagnato l’accesso da remoto al personal computer, è lì pronto ad attendere il momento propizio per agire.

Potrebbe capitare che qualcuno più accorto abbia, al contrario, la semplice sensazione che la propria postazione informatica possa essere stata infettata da qualche allegato ambiguo di una e-mail oppure avere il timore di aver “abboccato” ad un sito-esca.

La McAfee per fugare i dubbi dei più diffidenti ha messo a disposizione sul proprio portale una sezione chiamata “Cybercrime Response Unit”, una sorta di help-desk on-line per il truffato o potenziale tale.

Uno dei primi passaggi da seguire senza ombra di dubbio è la “valutazione del rischio”: viene richiesto di selezionare tra i diversi scenari proposti – dal rallentamento dell’elaboratore alla preoccupazione circa contatti intrattenuti in Rete dal minore con qualche sconosciuto –, quali sembrano rispecchiare la propria situazione.
Una volta compilato il questionario, si ottiene un resoconto circa i possibili pericoli cui si può essere incorsi, corredato, inoltre, di una serie di consigli circa le procedure specifiche da seguire nel caso, invece, se ne avesse la certezza.

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Viene anche fornito un tool, affiancato alla consueta scansione antivirus online, fruibile via web, denominato “McAfee Cybercrime Scanner” che aiuterà l’utente ad identificare le vulnerabilità presenti sul proprio computer in otto aree critiche per la sicurezza.
A supporto di quanto già offerto c’è anche la sezione “take action now” ove vengono spiegati minuziosamente gli atteggiamenti da tenere al verificarsi di uno specifico episodio illecito, nonché i riferimenti telefonici e telematici da utilizzare per contattare le Forze dell’ordine, i maggiori istituti di credito per bloccare eventuali utilizzi fraudolenti di carte di credito, ecc…

Sebbene i contatti indicati sono rivolti all’utenza a stelle e strisce, gli accorgimenti suggeriti presentano il medesimo carattere di universalità che si identifica in Internet e per cui validi per chiunque.