Kaspersky Lab presenta le Top20 dei malware di Settembre

  Kaspersky Lab è lieta di sottoporre all’attenzione degli utenti la classifica relativa alla diffusione del malware nel mese di Settembre 2009. Ricordiamo che tali classifiche vengono stilate mensilmente, sulla base dei dati acquisiti tramite Kaspersky Security Network (KSN).

Gli indici cumulativi di entrambe le Top 20 si sono lievemente ridotti . Ciò è dovuto all’introduzione della nuova serie di prodotti KAV/KIS: molti utenti sono infatti passati alla nuova versione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Non appena le statistiche di KSN relative alle nuove versioni si saranno stabilizzate intendiamo inserirle nella nostra classifica mensile.

1 Net-Worm.Win32.Kido.ih 0 41033 2 Virus.Win32.Sality.aa 0 18027 3 not-a-virus:AdWare.Win32.Boran.z 0 12470 4 Net-Worm.Win32.Kido.ir Nuovo 11384 5 Trojan-Downloader.Win32.VB.eql -1 6433 6 Trojan.Win32.Autoit.ci -1 6168 7 Virus.Win32.Induc.a 3 5947 8 Virus.Win32.Virut.ce -2 5433 9 P2P-Worm.Win32.Palevo.jdb Nuovo 5169 10 Net-Worm.Win32.Kido.jq -2 4288 11 Worm.Win32.FlyStudio.cu Nuovo 4104 12 Worm.Win32.AutoRun.dui -5 4071 13 Virus.Win32.Sality.z -4 4056 14 P2P-Worm.Win32.Palevo.jaj 6 3564 15 Worm.Win32.Mabezat.b -4 2911 16 Exploit.JS.Pdfka.ti Nuovo 2823 17 Trojan-Downloader.WMA.Wimad.y Nuovo 2544 18 Trojan-Dropper.Win32.Flystud.yo 0 2513 19 P2P-Worm.Win32.Palevo.jcn Nuovo 2480 20 Trojan.Win32.Refroso.bpk Nuovo 2387
Kido è ancora attivo. Accanto al leader dell’ultima top 20 Kido.ih troviamo la novità Kido.ir. Con questo nome identifichiamo tutti i file autorun.inf, che il worm costruisce per diffondersi grazie all’aiuto di memorie di massa e altri dispositivi mobili.

Il worm Palevo si sta diffondendo con notevole velocità. Nella classifica di settembre ne sono apparse altre due nuove versioni : Palevo.jdb e Palevo.jcn. Una delle novità della precedente edizione (Palevo.jaj) è salita in un solo colpo di 6 posizioni, impresa che nessun altro è mai riuscito a compiere.

Va notato che le posizioni così elevate occupate da parte di questi due malware si devono principalmente alla loro diffusione attraverso le memorie di massa mobili, il che conferma l’efficacia e popolarità di tale metodo di diffusione.

Leggi anche:  Kaspersky svela nuove truffe di phishing che attirano le vittime con falsi regali

La conferma di ciò la troviamo nel fatto che anche il worm di origine cinese FlyStudio.cu si trasmette attraverso questo tipo di dispositivi. Per il resto, il tipo di malware più popolare al giorno d’oggi risultano essere i backdoor.

Tra le novità troviamo una nuova versione del downloader multimediale già visto in classifica Wimad – Trojan-Downloader.WMA.Wimad.y. In linea di massima questa nuova versione non si distingue in nulla dai suoi predecessori: al momento dell’installazione la sua prima azione è effettuare una richiesta di download di un file dannoso, nello specifico si tratta di not-a-virus:AdWare.Win32.PlayMP3z.a.

Di un altro debuttante (Exploit.JS.Pdfka.ti) parleremo più avanti, poiché rientra anche nella seconda Top 20. Nella prima tabella gli elementi maggiormente degni di nota restano i malware in grado di auto-diffondersi, la cui tendenza a crescere di importanza ed si è mantenuta inalterata.

1 not-a-virus:AdWare.Win32.Boran.z 0 17624 2 Trojan.JS.Redirector.l 1 16831 3 Trojan-Downloader.HTML.IFrame.sz -1 6586 4 Exploit.JS.Pdfka.ti Nuovo 3834 5 Trojan-Clicker.HTML.Agent.aq Nuovo 3424 6 Trojan-Downloader.JS.Major.c 4 2970 7 Trojan-Downloader.JS.Gumblar.a -3 2583 8 Exploit.JS.ActiveX.as Nuovo 2434 9 Trojan-Downloader.JS.LuckySploit.q -1 2224 10 Trojan-GameThief.Win32.Magania.biht -3 1627 11 Exploit.JS.Agent.ams Nuovo 1502 12 Trojan-Downloader.JS.IstBar.bh 4 1476 13 Trojan-Downloader.JS.Psyme.gh Nuovo 1419 14 Exploit.JS.Pdfka.vn Nuovo 1396 15 Exploit.JS.DirektShow.a Rientro 1388 16 Exploit.JS.DirektShow.k -10 1286 17 not-a-virus:AdWare.Win32.Shopper.l Rientro 1268 18 not-a-virus:AdWare.Win32.Shopper.v Rientro 1247 19 Trojan-Clicker.JS.Agent.jb Nuovo 1205 20 Exploit.JS.Sheat.f Nuovo 1193
Nella seconda Top 20, come al solito, vi sono parecchie novità. Innanzitutto qui troviamo ben due rappresentanti della famiglia Exploit.JS.Pdfka: nome con cui si classificano i file JavaScript nascosti all’interno di documenti PDF che sfruttano diverse vulnerabilità dei prodotti Adobe (nella fattispecie Adobe Reader).

Pdfka.ti utilizza una vulnerabilità molto popolare, nota ormai da due anni, della funzione Collab.collectEmailInfo (http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2007-5659). Pdfka.vn utilizza una vulnerabilità più nuova, presente nella funzione getIcon dell’oggetto Collab (http://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2009-0927).

Leggi anche:  WatchGuard amplia le capacità di protezione dell'identità digitale

Tutte le varie vulnerabilità dei prodotti Adobe riscontrate nel corso degli anni vengono sfruttate in massa dai cybercriminali, indipendentemente dalla versione dei vari prodotti, per aumentare la probabilità di download del malware principale.

Il ricorso a tale tecnica si spiega con il fatto che una parte degli utenti non rinnova i propri programmi. Per questo motivo ricordiamo per l’ennesima volta di rinnovare sempre quando possibile i pacchetti software principali e più importanti, sopratutto quelli prodotti da Adobe.

I protagonisti delle precedenti edizioni della Top 20, Exploit.JS.DirektShow e Exploit.JS.Sheat, sono ancora attivi: abbiamo assistito al ritorno di DirektShow.a e alla comparsa di Sheat.f nella classifica.

Le altre novità nella seconda tabella sono o banali clicker iframe o parti dello stesso script di malware (di cui abbiamo parlato in maggiore dettaglio nella classifica di luglio: http://www.securelist.com/ru/analysis/208050535/Reyting_vredonosnykh_programm_iyul_2009).

Considerando quanto detto sopra, possiamo concludere che si osserva un mantenimento delle tendenze dei mesi passati: la quantità di pacchetti Web di malware che sfruttano tutte le vulnerabilità presenti all’interno dei principali prodotti continua a crescere, aprendo ai cybercriminali un ampio orizzonte per le operazioni future.

La loro diffusione è resa possibile dai semplicissimi clicker iframe, diffusi su moltissimi siti legali infetti. I cybercriminali ottengono l’accesso a questi siti grazie all’infezione già effettuata con l’aiuto di altro malware, che si appropria di dati riservati. E così si chiude il cerchio.

 
 Provenienza  del malware per aree geografiche