I PRODOTTI ANTI-CRISI ? SVILUPPATI AL CONTRARIO

I PRODOTTI
ANTI-CRISI ? SVILUPPATI AL CONTRARIO

L’evoluzione
degli strumenti tecnologici di sviluppo dei prodotti è arrivata al punto
che sta ribaltando le metodologie e i comportamenti delle aziende. Ne verranno
prodotti migliori anche dall’Azienda Italia ? Qualche risposta a Simulation
Economy a Milano il prossimo 28 ottobre.

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Il prodotto, anche
nel senso fisico del termine, torna al centro dell’economia? Forse c’è
un po’ di esagerazione in questa affermazione che si sente in giro tra
i commenti sugli effetti della crisi finanziaria globale, ma sicuramente del
vero c’è. Quel che è certo è che la pressione sui
tempi e i costi dei cicli di sviluppo non calerà, anzi. La risposta delle
aziende alla necessità di sviluppare prodotti migliori, in minor tempo
e a minor costo sta assumendo però un carattere nuovo. In termini generali,
fino a poco tempo fa gli strumenti messi a disposizione dall’ICT venivano
inseriti nelle metodologie di progetto in un rapporto uno a uno. Per esempio,
per venire subito all’ambito della simulazione, gli strumenti di simulazione
dei fenomeni fisici andavano ad affiancare e a sostituire in parte gli strumenti
tradizionali di testing dei prodotti dopo la realizzazione dei prototipi. I
tempi di quella fase dello sviluppo si accorciavano ma il processo restava più
o meno lo stesso, con tutti i costi e rischi legati all’inserimento di
modifiche in corso d’opera.

Questa fase di “digitalizzazione”
è ormai superata. Ora invece la tendenza è quella di “cominciare
dal fondo”, ossia di anticipare il più possibile le fase del progetto
arrivati a cui inserire modifiche costa di più. Naturalmente questo è
reso possibile dagli strumenti tecnologici ICT, in primis i diversi software
di simulazione, che permettono di “testare” i prodotti e i processi
necessari a svilupparli quando ancora il prototipo fisico non è stato
costruito. Il risultato è uno sviluppo prodotti simulation-driven in
cui la maggior parte delle attività, e degli investimenti che si rivelano
decisivi per la qualità e il successo di un prodotto avvengono all’inizio
del processo, quando le modifiche costano meno e possono essere anche radicali.

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In pratica le nuove
metodologie, che sono conosciute con varie denominazioni che nascondono differenze
di dettaglio (una è Concurrent Product & Manufacturing Process development,
CPPD), prevedono che subito a valle dei requisiti di mercato, delle specifiche
del committente o le informazioni derivanti da indagini sui clienti (genericamente
definiti VOC, Voice of the Consumer) il team di sviluppo crei diversi progetti
concettuali e, sfruttando gli strumenti CAD/CAM/CAE ne realizzi prototipi
virtuali che vengono immediatamente sottoposti a test grazie ai software di
simulazione, prima ancora di entrare nella progettazione di dettaglio. Un punto
interessante di questo processo all’incontrario è che le simulazioni
che vengono effettuate non riguardano solo il prodotto in sé (analisi
termiche, strutturali, eccetera) ma anche il suo utilizzo da parte dei clienti
potenziali (simulazioni di usabilità, impatto estetico ed emozionale,
simulazione di manutenibilità) e, novità ancora più grande
i processi produttivi e le catene logistiche e di distribuzione. In questo modo,
come fabbricare un prodotto è una fase del ciclo di sviluppo che viene
presa in considerazione quando ancora il prodotto è a livello di progetti
concettuali, a volte anche discretamente diversi. Può sembrare una metodologia
eccessivamente complessa ma i risultati sono notevoli.

Esaminando i casi
di successo dello sviluppo simulation-driven si vede come si ha una compressione
dei tempi anche del 50 per cento e un risparmio del 30 per cento sui costi,
ma soprattutto che gli investimenti sono concentrati nelle prime fasi (si arriva
anche a due terzi del totale), dove i soldi vengono spesi per migliorare radicalmente
la qualità e le prospettive di mercato, invece che nelle ultime fasi,
appena prima della produzione o in produzione, quando ci vogliono spese considerevoli
per eliminare difetti banali.

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Gli strumenti di simulazione
quindi stanno cambiando radicalmente il modo di sviluppare prodotti. E’
questo solo un esempio dell’impatto che essi stanno avendo sull’economia
e la società, argomenti esaminati in Simulation Economy www.simulation-economy.com,
il primo evento in Italia ad
occuparsi delle tecniche e le tecnologie di modellazione e simulazione di sistemi
complessi in modo trasversale a tutti i settori applicativi. L’evento, organizzato
da Updating per il Forum della NetEconomy, si svolgerà a Milano presso
la sede della Camera di Commercio in Via Meravigli il giorno 28 ottobre prossimo.

L’evento vede la partecipazione di alcune delle aziende
più attive nel settore, tra cui, in qualità di platinum sponsor,
il gigante del software di progettazione, visualizzazione e virtual prototyping
Autodesk e, come gold sponsor, gli specialisti Enginsoft e The Mathworks.

Maggiori dettagli
sull’evento e sull’agenda sono disponibili all’indirizzo (www.simulation-economy.com),
dove è possibile registrarsi gratuitamente per la partecipazione.