Le profezie di Sun e la realtà del mercato

Le profezie
di Sun e la realtà del mercato

Vi ricordate?
The network is the computer. E’ il motto attraverso il quale Sun Microsystems
identificò il suo percorso evolutivo negli anni novanta. Scott McNealy,
co-fondatore e Ceo della società fino al 2006, fu davvero un visionario
e anticipò quello che è diventato lo scenario dominante dell’universo
tecnologico. La rete è il baricentro di tutto, il computer assume uno
delle tante fisionomie e profili che permettono di avere un accesso e una identità
nella rete: un desktop, un portatile, un netbook, un mobile phone, qualsiasi
oggetto che disponga di un indirizzo IP è parte del tutto.

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Una società
che aveva capito tutto questo già nel decennio scorso sarebbe dovuta
diventare uno degli elmenti trainanti l’evoluzione odierna ed esserne
ripagata in termini di consenso di mercato. Nulla di tutto questo. Oggi Sun
si dibatte tra mille difficoltà e, sebbene la rete di fatto sia diventata
il computer, esemplificativo di tutto questo è il concetto del cloud
computing sul quale si sta plasmando la futura generazione dell’ICT, il
futuro della società californiana appare sempre più incerto. La
domanda cui McNealy doveva trovare una risposta era quale tipo di computer avrebbe
trovato spazio nel network che si immaginava dovesse inglobare i client del
futuro. McNealy immaginava il computing come utility.

Niente di più
vero. Ma in quelle server farm e data center su cui le Internet companies hanno
dato vita alle proprie mega infrastrutture di cloud computing, la tecnologia
Sun non è stata il riferimento per le fondamenta tecnologiche. La standardizzazione
e l’omologazione su piattaforme Intel, Windows e Linux, ed elementi di
ottimizzazione del data center, quali la virtualizzazione, hanno permesso di
creare con ingredienti a basso costo quello che la prima ondata delle dot.com
companies della seconda metà degli anni novanta aveva fondato con risorse
Unix. Nell’ultimo anno il valore di mercato di Sun è diminuito
del 75%. Nell’ultimo trimestre, terminato il 28 settembre, il fatturato
è calato del 7%. Il mercato americano è stato quello più
deludente. Nel segmento finanziario, core business della società, le
perdite sono state di circa il 20%. Altrettanto negativo l’asset Sun nel
mercato delle telecomunicazioni. The network is the computer, aveva ragione
McNealy, il problema è che quel motto non si è tradotto nella
logica Sun in cui si rappresentava Unix come alter ego della rete. Ancora adesso
Sun rappresenta un centro di eccellenza tecnologica, ma non si comprende cosa
possa riservare il futuro.

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A cura di Piero
Macrì