Matrix prossimo venturo: bit reali e realtà in bit.

Interfacce futuristiche. Milano expo 2015 porta i bit nel mondo reale. Google: dal web 2.0 al web 3D con Lively. Prospettive future e nuove professioni.

Da Treviso, con H-Umus (controllata di H-Farm), ci arrivano interfacce alla “Minority Report”, Milano si prepara all’expo 2015 con progetti di integrazione fra la nostra realtà ed il virtuale preparando ologrammi in sostituzione di costruzioni reali ed un sistema informativo che ci rilascerà dati sulla realtà che vedremo passeggiando per le vie del centro mentre Google lancia il suo mondo virtuale come punto di incontro fra la old-internet e il 3D creando un vero e proprio web in tre dimensioni.

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I trend: semplicità, alta tecnologia, accessibilità, interfacce alternative e scenografiche, comunicazione immediata con immagini video e audio in sostituzione di parole e carta stampata, alte performances, comunicazione bilaterale con interattività di prodotti, utilizzo quotidiano, affidabilità.

Gli ultimi tempi sono stati un proliferare di idee, progetti e nuove sperimentazioni che ci trasportano lentamente verso l’integrazione fra il mondo in bit che vediamo attraverso lo schermo del nostro personal computer, ed il mondo che viviamo quotidianamente.

Il mondo che percepiamo come reale si sta unendo progressivamente al virtuale: avremo meno privacy ma lo vivremo in modo positivo, saremo sempre più un villaggio globale, ci comprenderemo di più, aumenterà la collaborazione e lo scambio di informazioni, cambieranno le professionalità ed impareremo più in fretta.

Le nuove professioni cresceranno sui sistemi wireless (senza fili) e mobile leggendo uno stile di vita sempre meno radicato e legato ad un luogo preciso, questo aumenterà gli scambi culturali creando cultura, linguaggio ed abitudini comuni che sottolineeranno le attività diplomatiche. Avremo nuove professioni centrate sulla comunicazione bilaterale e sull’interattività: dall’advergames (pubblicità interattiva in forma di videogioco) a cambiamenti sull’editoria così come la percepiamo oggi che sarà integrata con immagini, video ed interattività rendendola più fruibile immediata e di veloce consultazione.

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Avremo nuovi sistemi di apprendimento che seguiranno queste tendenze, su questo è già da molto attivo Uninettuno: il progetto di università on line che permette anche l’interazione con università straniere. Ipotizzabile un decentramento dalle città caotiche che migliorerebbe il nostro stile di vita: meno stress, più disponibilità, più tolleranza. Individualità premiata perché accresce l’esperienza di ognuno e vita breve alla standardizzazione di pensieri e comportamenti. Lo stacanovismo sarà sempre meno frequente e legato soltanto a realtà old-economy. Preferiremo l’uso di mezzi di trasporto comuni ed avremo più tempo per noi stessi.

L’alta tecnologia e la necessità di specializzazione creerà professionalità sempre più elevate. Le aziende tenderanno sempre di più all’outsourcing totale dell’IT utilizzando terze parti: già questa tendenza si fa sentire sia in piccole che grandi realtà come ci conferma Stefano Cecconi, Ceo di Aruba, per i servizi web e posta elettronica.

Personal computer, cellulari, palmari e tv convergeranno verso un prodotto unico completamente integrato con altri prodotti di uso comune come l’automobile. Le attività di marketing e promozione di prodotti coglieranno informazioni dal web e riverseranno sullo stesso le proprie: già oggi le ricerche di mercato si basano su dati provenienti da motori di ricerca come Google e c’è un inizio di analisi complessa sui mondi virtuali dove le persone cominciano ad integrarsi, a creare nuove abitudini e a “vivere”.

Google con Lively è già pronta alla raccolta dei dati ma anche H-Umus implementa soluzioni di questo tipo con le sue vetrine tecnologiche che sono in grado di monitorare informazioni sul comportamento delle persone (potenziali acquirenti) calamitati dall’accattivante scenografia. Non saremo più legati ad uno strumento come oggi il personal computer, ci sarà una centralizzazione delle informazioni e da qualunque postazione avremo la possibilità di collegarci ai nostri dati evitando l’ingombro attuale come prevedeva già molto tempo fa Bil Gates.

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La conoscenza sarà il vero potere del futuro e l’immensa mole di informazioni che i colossi dell’informatica gestiranno sui nostri gusti, acquisti, visite, interessi, abitudini, professioni, denaro è solo ipotizzabile.