Outsourcing: i clienti chiedono riduzioni fino al 23% nei contratti

Outsourcing:
i clienti chiedono riduzioni fino al 23% nei contratti

Secondo Compass
Management Consulting i clienti chiedono riduzioni fino al 23% nei contratti
di outsourcing. Ma lo studio mostra che tagli a breve termine potrebbero essere
disastrosi

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Preoccupati da un’economia
in forte rallentamento, le aziende stanno pressando gli outsourcer a praticare
sconti fino al 23% (punta registrata in UK) in fase di ri-negoziazione di contratti
a lungo termine. Sono questi i dati emersi dalla più recente analisi
condotta da Compass Management Consulting sui contratti di outsourcing in Europa.

L’analisi, effettuata
negli ultimi 12 mesi su 120 contratti del valore unitario di oltre 60 milioni
di euro, mostra che le ri-negoziazioni sono sempre più guidate da richieste
di riduzione di prezzo. Secondo il rapporto Compass, la maggioranza delle aziende
richiede sconti del 15-23% , indipendentemente dall’equità del
prezzo correntemente offerto dal service provider. Da parte loro, i vendor in
molti casi accolgono queste richieste a fronte di accordi a lungo termine.

“Un taglio del 20%
potrebbe portare molti contratti al fallimento”, afferma Geraldine Fox
di Compass. “Vediamo una tendenza sempre più marcata a concentrare
tutti gli sforzi negoziali ad una aggressiva riduzione dei prezzi, sottovalutando,
talvolta, le reali esigenze di business”.

“Negli anni tra il
2005 e il 2007”, aggiunge Fox, “i clienti erano meno inclini a focalizzarsi
sulla sola riduzione dei costi in fase di ri-negoziazione dei contratti. Le
priorità sono chiaramente cambiate: fino a poco tempo fa le aziende consideravano
strategia ed esigenze future, oggi la principale preoccupazione è la
riduzione dei costi

Dal punto di vista di Compass,
negoziare sconti ingenti a breve termine in cambio di contratti a lungo termine
– senza una chiara comprensione dei servizi e delle esigenze – è una
scelta perdente. I tagli diventeranno a un certo punto insostenibili, generando
a loro volta malcontento nel fornitore, un rapporto scadente e un servizio di
bassa qualità.

Leggi anche:  Pompe Garbarino: l’evoluzione aziendale continua con ally Consulting

“Alcuni manager considerano i servizi in outsourcing discrezionali e di
conseguenza potenzialmente eliminabili”, conclude Fox. “Ma stanno
perdendo di vista le considerazioni di lungo termine e cioè che l’outsourcer
offre servizi chiave per il business dell’azienda”.

Secondo Compass le organizzazioni
che registrano le migliori performance effettuano regolarmente benchmark delle
attività in outsourcing per confrontare i prezzi a quelli del mercato
per servizi simili. Una volta stabilita la base di partenza, cliente e vendor
possono sviluppare ottime prestazioni a un giusto prezzo di mercato e dedicarsi
a iniziative strategiche quali la razionalizzazione delle applicazioni, la standardizzazione
dei processi di business e il consolidamento dei siti.