Weta Digital e NetApp hanno dato vita al film Avatar

NetApp ha recentemente annunciato di aver collaborato con Weta Digital, leader mondiale nel settore degli effetti digitali e dell’animazione, fornendo lo storage per la produzione del film Avatar, che anche in Italia sta battendo ogni record di incassi.

Avatar è stato girato con una nuova e rivoluzionaria tecnica di rilevazione del movimento, che ha generato più dati di qualsiasi altro film nella storia (più dell’intera trilogia de Il Signore degli Anelli), creando una nuova serie di sfide mai affrontate prima dall’industria degli effetti digitali.

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Durante la produzione di Avatar, le sfide fondamentali per Weta Digital sono state due: gestire efficacemente l’enorme quantità di dati generati dal renderwall e fornire ai creativi un accesso rapido a tali dati ogni volta che venivano apportate modifiche ai file texture master (un file texture è l’immagine di un oggetto usato in Avatar, come una foglia o un capello, che viene poi avvolto intorno ad un modello 3D durante il processo di rendering).

Weta ha utilizzato l’array di storage NetApp per contenere tutti i dati generati dagli artisti, dato che la loro affidabilità e gestione erano di vitale importanza.

Il processo di gestione dei dati generati in un ambiente CGI (Computer Generated Imagery) a così alta intensità tecnologica presenta un insieme unico di sfide per lo storage, riguardanti principalmente le prestazioni e la capacità.

Weta ha dovuto gestire un gran numero di repository di dati, un carico di lavoro molto pesante in lettura e un numero molto elevato di file di medie dimensioni.

Weta ha lavorato con NetApp e Fujitsu Nuova Zelanda per sviluppare una soluzione di storage scalabile in grado di:

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• ridurre il numero di operazioni manuali sui dati richiesti nel processo di rendering dei file.

• massimizzare il rapporto prezzo-prestazioni per l’ambiente di storage.

Insieme, NetApp, Fujitsu e Weta hanno creato un sistema che ha permesso a quest’ultima di bilanciare automaticamente i carichi di lavoro per fornire più di 35.000 basi di rendering con l’accesso il più rapido possibile per i file texture comunemente usati.

Questa soluzione è basata su dispositivi di storage di NetApp FlexCache, per mantenere un accesso estremamente veloce ai dati, garantendo nel contempo la sincronizzazione in modo che tutti gli utenti potessero accedere contemporaneamente ai file texture aggiornati.

L’implementazione dei sistemi FlexCache di NetApp ha permesso a Weta Digital di risparmiare il 95% degli interventi manuali necessari per la gestione e lo spostamento dei dati che altrimenti sarebbero stati necessari.

FlexCache ha inoltre consentito a Weta di automatizzare il processo, per avere una versione master con più copie accessibili rapidamente. Ciò significa che l’intervento manuale per la gestione dei dati non era più necessario per:

– pubblicare dati cambiati – il vecchio modello di storage richiedeva un intervento manuale per aggiornare il file texture master quando un disegnatore introduceva modifiche.

– la gestione dei dati – il modello di storage precedente richiedeva l’intervento manuale per mantenere nello stesso tempo, ma in luoghi diversi, più file texture identici.

– sincronizzazione dei dati – in precedenza, l’intervento manuale era necessario per sincronizzare una versione master con più copie di sola lettura.

Paul Ryan, CTO di Weta Digital, ha detto: "Un approccio tradizionale di archiviazione avrebbe reso molto difficile gestire il carico di lavoro richiesto per Avatar. Dopo aver collaborato con successo con NetApp per 10 anni, siamo lieti che ci abbiano fornito un ambiente di storage innovativo ed efficiente, fatto su misura per le nostre esigenze.

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"La soluzione di NetApp ha ridotto del 95%i nostri costi di gestione dei dati, aumentando il rapporto prezzo-prestazioni di oltre il 40%. Tale soluzione ha inoltre ridotto drasticamente il carico della CPU sullo storage, che si è tradotto in una latenza inferiore, tempi di rendering più brevi e quindi in un aumento della produttività dei disegnatori.

Eravamo alla ricerca di un rapporto costo-efficacia e di una risposta efficiente al nostro problema di gestione dei dati e NetApp ci è davvero riuscita con la sua soluzione FlexCache".

Panoramica tecnica sulle apparecchiature utilizzate

– Quattro sistemi di storage NetApp SA600 FlexCache ad alta disponibilità che eseguono NetApp Data ONTAP, ciascuno con due cestelli di dischi fibre-channel da 450GB a 15.000 giri . Basato su l’ambiente storage NetApp FAS6000 al back-end, i dispositivi FlexCache agiscono come uno strato di cache altamente scalabile tra il renderwall e un singolo array di storage NetApp, che detiene la copia master del file texture.

– Due PAM (Performance Acceleration Module) da 16GB in ciascun sistema, per massimizzare le prestazioni di lettura, senza la necessità di un gran numero di dischi. Ciò ha ridotto i costi, il consumo di energia e di raffreddamento.

– Due collegamenti Ethernet da 10GbE al renderwall con funzionalità TCP/IP Offload Engine (TOE) che hanno permesso di raggiungere performance elevatissime.

Peter O’Connor, Area Vice President di NetApp Australia e Nuova Zelanda ha detto, "Il nostro storage e le nostre soluzioni innovative di gestione dei dati hanno permesso a Weta di conseguire una maggiore efficienza nello storage e di ridurre i costi acquisto e gestione dell’infrastruttura.

La nostra partnership con Weta è un esempio di come NetApp continua a soddisfare la domanda del mercato per soluzioni che riguardano problematiche di business reali e attivare innovazioni di business".
 

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