Grazie al nuovo accordo stretto con B2F, azienda leader in Italia nella proposizione di soluzioni di locazioni operative on line, WatchGuard offre al canale e ai clienti un servizio finanziario vantaggioso per il ‘pay per use’ dei firewall
‘WatchGuard Financial Services’ è la nuova Business Unit dedicata a supportare il canale da un punto di vista finanziario nella proposizione delle soluzioni WatchGuard. Il nuovo servizio nasce dall’accordo stretto con B2F (Business-to-Finance), società leader in Italia nella proposizione di soluzioni di locazioni operative on line che si rivolgono al canale.
“Si tratta di un servizio che offre vantaggi sia al rivenditore che al cliente” spiega Fabrizio Croce, Area Director Sud Europa e Medio Oriente di WatchGuard. “Il rivenditore ha da un lato un’importante leva commerciale potendo offrire un pagamento rateale dei prodotti WatchGuard, e dall’altro un vantaggio finanziario dal momento che emetterà fattura alla finanziaria, azzerando ogni rischio, con la sicurezza di ottenere il pagamento in 24 ore. Il cliente potrà utilizzare la forma del ‘pay per use’, che consente l’uso della tecnologia più attuale potendo pagare con canoni mensili o trimestrali (da 12 fino a 60 mesi) interamente deducibili fiscalmente. Durante tutta la durata del Renting, il cliente finale potrà effettuare degli ‘Equipment upgrade’ sui prodotti noleggiati con un semplice adeguamento del canone e al termine del contratto potrà procedere alla restituzione o al rinnovo delle attrezzature, evitando l’obsolescenza tecnologica.”
“La nostra è una finanziaria virtuale che si rivolge al canale,” spiega Claudio Mombelli, Amministratore Delegato di B2F. “Creiamo all’interno di vendor e distributori una piattaforma brandizzata per offrire ai clienti un servizio web integrato nel nostro portale. Le nostre soluzioni consentono un accesso al credito alternativo a quello bancario: è la nuova frontiera dell’accesso alla tecnologia, che non impegna l’impresa con investimenti pesanti e non va ad intaccare le preesistenti linee di credito. Oggi 15.000 utenti utilizzano i nostri servizi ma molti ancora non ci conoscono perché manca in Italia una cultura sul ’pay per use’: in un periodo economico come quello che stiamo attraversando può rappresentare sicuramente un’interessante opportunità.”
