Catchawork. L’acchiappa-lavoro

Gianluca RenziOccorre un certo coraggio per andare a sfidare i brand dominanti di un determinato settore o mercato. Ce ne vuole anche di più quando parliamo di Internet, dove la globalizzazione dei brand tecnologici è ancora più forte e le correzioni localistiche tendono a essere meno efficaci. Ma per il team di Yousermedia (www.yousermedia.com) vale sempre la pena cercare di dare concretezza – con del buon software – a una buona idea. Tanto più quando stiamo parlando di un problema angoscioso, per molti giovani, come il riuscire a trovare lavoro in una fase congiunturale così poco incoraggiante.

Nasce così – racconta il responsabile di Yousermedia – il servizio web di Catchawork, un nome che mette subito sul piatto le ambizioni internazionali del progetto. «La scintilla che ha fatto partire il motore dello sviluppo di questo sito “acchiappalavoro” – dichiara Gianluca Renzi, AD di Yousermedia – «fu una chiacchierata sulle difficoltà lavorative di molti giovani. L’obiettivo di Catchawork è quello di aiutare a trovare le opportunità migliori attraverso gli strumenti dei social media. Nella sua prima fase, partita la scorsa estate, il sito funzionava come social network, ma ora lo stiamo trasformando in qualcosa di più simile a una directory in cui utenti possono registrarsi facilmente, importando in modo automatico i dati del loro profilo LinkedIn».

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Catchawork 1.0 può quindi essere considerato un’estensione del più importante social network professionale del mondo. Ma quali sono i plus rispetto all’originale? «La semplicità e l’immediatezza» – risponde Gianluca Renzi. «Registrandosi con il suo account LinkedIn, chi è in cerca di lavoro non deve riempire complicati profili, mentre le aziende che offrono il lavoro entrano in Catchawork esattamente come in un motore di ricerca, senza registrarsi e possono risparmiare un sacco di tempo». Oltre alla maggiore rapidità nella ricerca di possibili contatti fruttuosi, Catchawork mette a disposizione ai suoi utenti premium una quantità di strumenti high-tech che il team di Yousermedia ha sviluppato ad hoc. Il tool più spettacolare è il videocolloquio, che consente al recruiter di organizzare con i candidati un incontro virtuale davanti a una webcam, senza costringere a costosi spostamenti e offrendo la preziosa opportunità di vedersi in faccia e di poter sfruttare le mille sfumature di una chiacchierata diretta. La piattaforma prevede quindi la possibilità di fissare un colloquio con i candidati ritenuti più interessanti e offre tutte le “technicalities” necessarie.

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«Abbiamo creato questa applicazione – spiega Gianluca Renzi – integrandola con una lavagna di condivisione che permette anche di condividere file. Durante il videocolloquio – per esempio – si può sottoporre la persona interrogata a un test attitudinale, ottenendo subito i risultati». Questa e altre funzioni sono previste come aggiunta, riservata ai recruiter che si registrano su Catchawork, in base a un classico modello di business costruito su un set funzionale minimo gratuito e su una serie di optional esclusivi. Tra questi c’è anche una pagina di profilatura personalizzata per l’azienda che offre una o più posizioni lavorative, dove si possono costruire “cerchie” di utenti, raggruppare figure professionali diverse orientate a determinati progetti, o effettuare valutazioni più complesse, coinvolgendo più candidati in giochi di simulazione da risolvere a distanza in un ambiente collaborativo.

Servizi di segnalazione 

Non mancano i servizi anche per i candidati alla ricerca di nuove posizioni. Il sito prevede per esempio un sistema di valutazione che premia i curricula migliori, che verranno quindi segnalati alle aziende. La valutazione avviene con il personale intervento di un panel di esperti costituito dal comitato scientifico presieduto da una importante psicologa affiancata da un gruppo di docenti, economisti ed esperti di varie discipline. Il comitato ha il compito di redigere mensilmente una relazione sul livello qualitativo dei profili professionali degli utenti di Catchawork, sulla cui base vengono selezionati i cinquanta profili migliori. Un aspetto interessante è che la stessa community di utenti potrà contribuire, segnalando le figure professionali ritenute più interessanti.

Secondo Gianluca Renzi, Yousermedia ha in mente un marketplace lavorativo molto completo, in grado di supportare l’intero processo di selezione dei candidati che sia rapido e al tempo stesso aperto all’integrazione nell’ambito di iter procedurali più in linea con le attuali esigenze degli uffici risorse umane. «Catchawork nasce internamente, da un team di sviluppatori che hanno costruito la piattaforma dall’inizio alla fine, utilizzando linguaggi innovativi che ci permettono di articolare la piattaforma anche come app mobile. In questo modo, il prodotto sarà ancora più a portata di mano per chi aspetta risposte dopo aver pubblicato un annuncio o ha bisogno molto rapidamente di reclutare risorse lavorative».

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Catchawork 2.0 

Il volto di Catchawork ha cominciato a cambiare molto presto sulla base dei feedback ricevuti dai suoi utilizzatori. «Le prime novità – racconta Gianluca Renzi – sono arrivate lo scorso autunno e l’intenzione è di varare la release 2.0 del sito, con tutte le novità funzionali a partire dal mese di maggio (fino ad allora il servizio è temporaneamente sospeso). Il modello di business, almeno per quanto riguarda le aziende che stanno selezionando il loro personale, prevede un’iscrizione a pagamento in cambio della possibilità di utilizzare l’intero corredo funzionale. Le aziende già registrate alla prima edizione di Catchawork potranno versare un contributo di aggiornamento. Sul versante di chi il lavoro lo sta cercando, sono previste delle commissioni in caso di assunzione, ma Renzi ribadisce che alcuni aspetti devono ancora essere finalizzati e la piattaforma sarà in continua evoluzione, in base alle mutevoli esigenze di un mercato. «Quel che conta è il notevole interesse che siamo riusciti a raccogliere in pochi mesi di operatività. Senza fare una riga di pubblicità, Catchawork ha raccolto settemila iscrizioni tra chi cerca lavoro e oltre cento aziende offerenti».

 

Last but not least

Il nuovo Catchawork avrà una vocazione internazionale. Gli sviluppatori hanno già approntato versioni in inglese e altre lingue mentre Yousermedia studia i mercati del lavoro all’estero per saggiare le condizioni migliori per un lancio su grande scala. «Tra l’altro, vogliamo poter offrire alle realtà internazionali uno strumento in grado di aiutarle a reclutare candidati qui in Italia» – conclude Renzi. Può sembrare una missione impossibile, considerando da un lato la potenza di fuoco dei social network professionali e le complessità dell’universo dell’head hunting, già popolato dalle iniziative dei provider tradizionali (le società di selezione del personale e i gruppi editoriali forti della cultura degli “annunci di lavoro”), ma i fondatori di Yousermedia sono convinti che la semplicità e la tecnologia innovativa possono fare la differenza. È il caso di augurare loro buon lavoro.

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