Econocom raddoppia


Con l’acquisizione di ECS la società consolida la leadership nel mercato europeo dei servizi informatici

 

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In un contesto di mercato in cui l’ICT assume un ruolo sempre più strategico, un numero crescente di aziende sceglie la locazione operativa quale modello di governance e ottimizzazione delle infrastrutture tecnologiche. I player che possono essere ricondotti a questo segmento di mercato sono diversi – realtà che operano in singole geografie, vendor tecnologici -, ma le società di respiro europeo che prevedono nella propria offerta di servizi per l’IT anche soluzioni locative sono pochissime. Tra queste spicca Econocom (www.econocom.com), azienda quotata al Mercato Euronext di Bruxelles, che, dopo l’acquisizione di ECS, altro colosso del settore, conclusasi alla fine del 2010, è balzata in testa alla classifica.

«L’approccio al mercato e l’offering delle due società era ed è ampiamente complementare, per cui vi sono notevoli margini di sviluppo a fronte di spazi di sovrapposizione estremamente limitati, soprattutto in Italia – assicura Manlio Gramegna, vice direttore generale Business della società -; insieme, le due compagini coprono in maniera capillare tutto il territorio europeo e sono in grado di rispondere alle specifiche esigenze sia dei large account che delle imprese di medie dimensioni, grazie a un approccio consulenziale e un ventaglio di soluzioni tecnologiche che copre un numero di piattaforme pressoché illimitato, dai mainframe alle postazioni client».

Con un fatturato complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro, di cui 250 milioni nei servizi informatici, e oltre 4mila collaboratori, di cui 2mila tecnici specializzati, il Gruppo Econocom, del tutto indipendente da produttori hardware e software, supporta dunque le aziende nella gestione di infrastrutture tecnologiche complesse grazie a una vasta gamma di soluzioni e servizi che consentono di razionalizzare e ottimizzare l’infrastruttura IT e gli investimenti informatici. In Italia la società è presente su tutto il territorio grazie a 8 sedi operative, conta circa 250 dipendenti e 1.700 clienti operanti nei comparti più disparati. «Il processo di integrazione tra le due realtà si è concluso con successo – prosegue Gramegna -; su alcuni segmenti d’offerta, in particolare per quanto riguarda i servizi per le infrastrutture, manterremo per un certo periodo anche il marchio ECS, rivisto e attualizzato, che in questo momento ha una notorietà maggiore, ma ciò che importa realmente è che il nuovo assetto sia stato accolto con favore dal mercato. In compenso i clienti hanno cominciato immediatamente a beneficiare di un’offerta ancora più vasta e articolata». Demandare a Econocom la gestione delle complessità tecnologiche consente di fatto di avere un miglior controllo sul budget, di disporre di un’infrastruttura che risponde alle sfide strategiche dell’azienda e, nel contempo, consente alla funzione IT di dedicarsi interamente ai suoi compiti primari. «Uno dei nostri punti di forza – dice ancora Gramegna – è quello di continuare a investire per adeguare sempre la nostra offerta alle richieste di un mercato in continua trasformazione».

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T.R.O., la nuova era dell’IT Asset Management

È dunque sulla capacità di gestione degli asset ICT, compresi quelli virtualizzati, e del loro ciclo di vita che Econocom fonda la propria strategia. Del resto tecnologie quali la virtualizzazione e il Cloud computing stanno portando l’IT a diventare una vera e propria utility, da utilizzare in base alle specifiche esigenze del momento. «Il nostro punto di forza – puntualizza Nicola Barbi, vice direttore generale Support della società – è quello di avere una visione d’insieme e una progettualità che tiene conto di tutti gli aspetti legati alla Governance IT (dalle piattaforme al networking, dallo storage alla Business Continuity…) e di continuare a investire per migliorare costantemente la nostra offerta». Un esempio della capacità innovativa di Econocom è rappresentato dal T.R.O. (Technology Refresh Options), un’offerta che consente di far rientrare in un unico contratto di locazione apparecchiature IT di ogni tipo, dai server ai desktop, inclusi gli apparati di telecomunicazioni quali, per esempio, device mobili, centralini telefonici e smart objects. Ma come si fa a gestire, con un unico contratto, asset che hanno cicli di vita tanto diversi? «Grazie a una logica molto vicina al pay-per-use – chiarisce Gramegna – il cliente paga un canone commisurato all’utilizzo dei propri beni informatici e lo paga fino a quando continuerà a usufruirne. Di fatto, siamo in grado di gestire nel tempo, per un periodo indeterminato, tutti gli asset ICT di un’azienda attraverso un unico contratto di locazione tendenzialmente costante. Grazie a sofisticati strumenti di analisi e simulazione, che continuiamo a perfezionare, il canone stabilito in fase di start up non subisce oscillazioni di rilievo nel corso del tempo, a meno che non subentrino modifiche sostanziali nell’assetto organizzativo del cliente. Un altro punto di forza di questa offerta è rappresentato dal fatto che, sempre in fase di start up, viene stabilito un budget destinato espressamente al refresh tecnologico perché, si sa, le tecnologie informatiche sono soggette a una obsolescenza sempre più rapida». Grazie al T.R.O. di Econocom, insomma, il contratto di locazione non ha più una scadenza predeterminata e può includere tutta l’infrastruttura del cliente, dal data center ai client. Una sofisticata soluzione di Asset Management in modalità SaaS, «unica nel mercato» e denominata Master IT, consente di tenere sempre sotto controllo tutti gli aspetti economici e gestionali; i flussi amministrativi sono automatizzati, mentre un sito Web dedicato consente ai clienti di tenere sempre sotto controllo il proprio parco e l’allocazione dei budget, permettendo in ogni momento l’accesso a report sempre aggiornati.

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Sempre al passo con i tempi

L’obiettivo di Econocom è quello di costruire con i clienti relazioni di lunga durata e per farlo cerca sempre di interpretare e se possibile anticipare al meglio le esigenze emergenti, rendendo disponibili soluzioni tecnologiche disegnate per gestire specifici e strategici processi aziendali. È il caso, per esempio, di 7 Remote Services, un processo industriale di migrazione di un parco Pc a Windows 7, il nuovo sistema operativo di Microsoft. I vantaggi offerti da 7 Remote Services sono numerosi: accesso a una soluzione standardizzata, possibilità di interagire con un unico interlocutore, drastica riduzione dei tempi di migrazione grazie all’utilizzo di servizi remoti, impatto minimo sugli utenti, accesso a strumenti di reporting avanzati, costi a postazione “tutto compreso” che mettono al riparo da sorprese indesiderate e, quel che più conta, un servizio di customer care dedicato altamente qualificato. Econocom, insomma, accompagna i Cio nel raggiungimento di una corretta IT Governance per tenere sotto controllo i costi, semplificare le decisioni operative e favorire lo sviluppo aziendale.