SYMANTEC, È L’ORA DEL BACK UP PIÙ SNELLO

Novità per la piattaforma NetBackup e per Backup Exec: il focus è sulla riduzione di tempi e costi, con un occhio di riguardo verso il Cloud e il settore delle Pmi

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Backup e recovery sono tra le attività più tradizionali effettuate nel data center. Ma si tratta di processi sempre più complessi e costosi, a causa della crescita esponenziale dei dati e dell’affermarsi di nuove tecnologie come la virtualizzazione. Non sorprende quindi che presso gli addetti ai lavori dell’IT aziendale ci sia sempre un pizzico di scetticismo sulla piena efficacia delle tecnologie attuali, come risulta da una ricerca condotta recentemente a livello mondiale da Symantec (www.symantec.it) su 1.400 manager di livello “C”, come Ceo, Coo e Cfo. «Solo il 28% degli intervistati ritiene che riuscirà a recuperare il 100% dei dati archiviati in caso di disastro, e più di un terzo degli interpellati, per l’esattezza il 36%, scommetterebbe il proprio stipendio su un ripristino al 100% di tali dati», spiega Vincenzo Costantino, senior solutions marketing manager, virtualization Emea di Symantec. E che il backup sia una fonte di insoddisfazione è confermato anche da altri dati: «Il 72% delle persone ha dichiarato che cambierebbe l’attuale soluzione di backup con una che ne raddoppia la velocità, mentre il 49% ritiene che gli Sla non siano soddisfatti per colpa della quantità eccessiva di dati». Non solo: un’altra indagine Symantec, focalizzata sul mondo delle piccole e medie imprese, ha rivelato che le Pmi sono impreparate in caso di disastro, visto che la metà degli intervistati non sta attuando alcun piano e il 41% ha dichiarato di non aver mai strutturato un piano organico di disaster recovery.

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Leadership indiscussa

È sulla base di queste risultanze che Symantec ha ulteriormente affinato il proprio approccio olistico alla protezione dati, che già gli è valso una indiscussa leadership nell’ambito delle soluzioni di backup. Come non ha mancato di sottolineare, con un pizzico di orgoglio, Vincenzo Costantino, ricordando i dati Gartner 2011 che assegnano a Symantec una quota del 35% del mercato backup e recovery: «Oltre a posizionarci al primo posto, la nostra quota è superiore alla somma delle percentuali detenute dai vendor al secondo e terzo posto». La strategia di protezione dei dati proposta da Symantec poggia sui due pilastri principali delle soluzioni NetBackup 7.5 e Backup Exec 2012, la prima rivolta agli ambienti di tipo enterprise e la seconda più specifica per quelli basati su Windows. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre i tempi e i costi relativi ai processi di backup e recovery, fornendo una piattaforma integrata che sostituisca le soluzioni multiple comunemente utilizzate oggi. Symantec propone infatti soluzioni di backup di tre tipi: software, basate su Cloud oppure su appliance, permettendo ai clienti di scegliere il modello che meglio risponde alle proprie esigenze.

Le novità viste da vicino

Più in dettaglio, con la nuova versione NetBackup 7.5 si potrà velocizzare fino a 100 volte il backup: secondo Symantec, la finestra di backup si riduce da ore a minuti grazie a un processo innovativo che replica solo i dati che cambiano, facendo evolvere il tradizionale backup incrementale. Inoltre, NetBackup 7.5 include NetBackup Replication Director per centralizzare la gestione e velocizzare la funzione di recovery degli snapshot replicati. Un altro vantaggio è quello di poter combattere la retention infinita, determinata spesso dalla compliance alle disposizioni normative: il componente NetBackup Search pone fine alla retention infinita identificando rapidamente le informazioni da archiviare e quelle da eliminare in base alla pertinenza con la conformità.

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Per quanto riguarda Backup Exec 2012, la nuova versione giunge a due anni di distanza dalla precedente, apportando modifiche di rilievo a cominciare dalla nuova interfaccia grafica semplificata, che permette una configurazione più facile e veloce, e rende ora possibile effettuare il backup in ambienti virtuali al 100%, semplificando anche il disaster recovery grazie alla creazione automatica di una macchina virtuale in caso di necessità di ripristino. Infine, è stata realizzata anche la versione Backup Exec Small Business Edition, con «l’obiettivo principale di affrontare in profondità il settore delle piccole e medie imprese, dove i concetti di backup e recovery non hanno ancora una penetrazione pervasiva come accade invece nell’ambito enterprise», conclude Hervé Lequippe, director regional product management Emea e Lam di Symantec.