Innovazione a tavoletta

Certo, in questo caso non si fa riferimento al piede schiacciato, appunto, “a tavoletta” sull’acceleratore, ma ai tablet, alla loro crescita esponenziale, all’innovazione portata dalla consumerizzazione in ambito business. Devo confessare che l’idea che mi ha portato a formulare il titolo di questo articolo è “rubata” a un convegno organizzato dall’Osservatorio New Tablet Business Application della School of Management del Politecnico di Milano, titolato “Mobile Business: innovazione a tavoletta”, convegno ricco di spunti di riflessione e di numeri riguardo queste tematiche. E i numeri ci dicono che questo non è un fenomeno da poco, visto che entro la fine dell’anno è previsto che siano venduti circa un milione e mezzo di dispositivi nel nostro Paese.

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Il fenomeno, è stato sottolineato, non è circoscritto solamente all’ambito consumer, ma impatta, in modo significativo, anche il mondo del business. Sempre più aziende stanno adottando i tablet e le mobile app per innovare i propri processi. Il numero di app scaricate conferma le dimensioni del fenomeno: proprio in questi giorni l’App Store di Android ha raggiunto i 10 miliardi di app scaricate (ovviamente la cifra si riferisce alla totalità, consumer e business, a livello mondiale), con un tasso di crescita pari a 1 miliardo di download al mese. Senza contare i numeri fatti dall’App Store di Apple.

L’exploit dei tablet nel nostro Paese è confermata anche dalle rilevazioni fatte da Sirmi, che mettono in evidenza come questa tipologia di strumento sia l’unico nella categoria Pc (desktop, notebook e netbook) a mostrare un trend in crescita sull’anno precedente, tra l’altro superiore al 150%; tutte le altre categorie sono caratterizzate da un andamento negativo che va da poco più del -7% per i notebook, fino al -57% dei netbook (vittime principali, ma non isolate – si veda più avanti – della diffusione dei tablet). Ma Sirmi rileva un altro dato interessante: secondo sue stime il mercato business assorbe attualmente il 15% dei tablet venduti.

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Tornando al convegno, nell’occasione è stato riferito che quasi 3 Cio italiani su 4 hanno già introdotto o stanno introducendo i nuovi dispositivi nella propria organizzazione, il 47% li ha già adottati, mentre il 27% lo farà in un prossimo futuro (cifre interessanti, quasi da non credere). Molte delle persone nelle aziende li hanno già (il 55% degli executive e dei c-level) o li avranno prossimamente (38%), mentre solo il 17% del personale di vendita li utilizza attualmente, ma nel prossimo futuro saranno in tanti a riceverli (74%).

Quasi la totalità dei Cio ritiene che i new tablet si affiancheranno agli smartphone, ma gli stessi credono che, in molti casi, andranno in sostituzione dei notebook.

Le ragioni di tanto interesse sono da ricercarsi nella modalità di fruizione totalmente diversa dalla tradizionale, essendo basata su schermi multitouch, nell’essere sempre disponibili e con tempi rapidissimi, grazie all’utilizzo di memorie Ssd, e nell’essere disponibili ovunque sfruttando le numerose possibilità di comunicazione (Wi-Fi, Bluetooth e attraverso una sim). L’unico aspetto critico per un uso business è la sicurezza, problema che, se affrontato con la dovuta attenzione, è facilmente risolvibile. Insomma non ci sono controindicazioni. Allora cosa aspettiamo, in fondo è Natale, facciamoci un regalo… A proposito: Buon Natale e auguri di un anno migliore a tutti i lettori.