SAP: “Con Hana valorizziamo i Big Data”

Un camion che gira per le principali città italiane spiega il valore delle informazioni aggregate su Internet: è il Big Data Truck

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E se la Germania avesse vinto i Mondiali proprio grazie alla tecnologia? Una domanda a cui SAP può, con un certo senso di orgoglio, rispondere “Si”, con una buona percentuale di certezza. Allo stesso modo, il successo di un’azienda può basarsi, in gran parte, sull’analisi predittiva fatta da una serie di algoritmi di un software? Anche in questo caso, pur senza trascurare l’apporto “umano”, la risposta potrebbe essere positiva, almeno secondo i dati di SAP e del lavoro del suo Hana, uno degli applicativi più utilizzati in ambito Big Data, annunciato per la prima volta nel novembre del 2010. Dopo più di tre anni di utilizzo sul campo e sviluppo, SAP è pronta per mostrare le prime applicazioni di impatto del suo software sul mondo reale. Non solo gestione dei processi aziendali e performance di business, il valore dei Big Data va oltre ogni possibile nomenclatura, e il lavoro di Hana lo dimostra. E’ Zoran Radumilo, Innovation Sales Director di SAP Italia a spiegarlo: “L’obiettivo del SAP Big Data Tour è proprio quello di parlare concretamente dei vantaggi dei Big Data, attraverso demo ed esempi facilmente comprensibili e applicati ad ambiti che coinvolgono quotidianamente non solo le aziende, ma anche i loro clienti”.

La nazionale tedesca

Il primo esempio è quello che può interessare la più ampia fetta di pubblico. La nazionale di calcio tedesca utilizza Hana per lo studio post-partita dei suoi incontri. Sul camion abbiamo assistito all’analisi della gara amichevole tra Italia e Germania che si è svolta a San Siro prima dei mondiali. La Germania ha usato Hana già dagli stage pre-mondiali, fino alla vittoria in Brasile. Si pensi che in una partita di calcio vengono generati oltre 60 milioni di dati, che possono venire registrati, memorizzati e analizzati per consentire ad allenatori e giocatori di studiare nel dettaglio le proprie prestazioni e quelle degli avversari e per migliorare i propri risultati. Ed è anche grazie a SAP che la Germania può dire di aver conseguito la vittoria finale nell’ultima competizione mondiale.

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Big Data e calcio: così la Germania ha vinto i Mondiali

Vendor machine

Ma non solo calcio. L’analisi dei Big Data può tornare utile in molti aspetti della vita quotidiana, anche legati ai momenti di relax. SAP ha mostrato un classico distributore di bibite e snack (che all’occorrenza può trasformarsi in una vendor machine di tanti altri prodotti, anche hi-tech) che è in grado di riconoscere la persona che ha davanti, tramite diversi metodi tra cui una carta fedeltà, la biometria o il riconoscimento facciale. Al di là delle preoccupazioni sulla gestione della privacy, che da SAP spiegano non essere stata mai tralasciata negli anni, il metodo è ottimo per costruire una sorta di esperienza di vendita personalizzata, con la macchinetta che profila il cliente conoscendone già la cronologia degli acquisti e proponendo i prodotti che “prevede” possano piacere di più, anche relativi all’ora del giorno e alla stagione. “Si tratta di strumenti che i nostri clienti già utilizzano in tutto il mondo – spiega Radumilo – quello che cambia con i Big Data è la possibilità di trasformare la tecnologia che c’è dietro ad una vendor machine in un sistema che controlli i passeggeri all’aeroporto, i turisti per le vie della città o i clienti di un centro commerciale. Il fattore di crescita è saper cogliere le possibilità che i Big Data forniscono, al di là dei pericoli di cui si parla spesso”.

La sicurezza dei dati

Punto cardine di tutte le applicazioni è infatti la sicurezza. Con il tempo abbiamo imparato che più dati personali immettiamo in rete, più le singole aziende possono sviluppare dei profili precisi dei loro potenziali clienti. La necessità di veicolare queste informazioni in modo corretto (e lo sa Google bacchettata più di una volta dall’Unione Europea) va di pari passo con la consapevolezza delle persone di aver “prestato” i propri dati alle aziende, ottenendo in cambio un servizio più veloce, puntuale e soprattutto cucito su misura.

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Big Data sul lavoro

Ma cosa succede quando dall’intrattenimento si passa al mondo del lavoro? Come è possibile utilizzare i dati in maniera concreta per semplificare la vita anche di un solo operaio? Sul truck viene mostrato un esempio di applicativo, fruibile anche su smartphone, che permette ad un operaio di controllare sul telefono lo stato qualitativo di tubi e pompe che portano l’acqua in diverse centrali gestite. Attraverso la tecnologia di Hana è possibile combinare dati specifici, come il livello di pressione o di usura dei materiali, con informazioni globali, quali le istruzioni per intervenire sugli elementi difettosi e sostituire parti dell’impianto. Una serie di facilitazioni che hanno un alto valore per in singoli processi industriali: “Il volume dei dati generati ogni giorno in tutto il mondo continua a raddoppiare ogni due anni, le aziende sono costantemente chiamate a valutare e interpretare immensi patrimoni informativi e a gestire in tempo reale differenti fonti di dati, come social media, sensori, device – conclude Radumilo – la sfida consiste, quindi, nel saper trasformare questi dati in informazioni utili e rilevanti, che possano realmente avere una ricaduta sul business”.