Dynatrace indaga sullo stato della tecnologia container

Dynatrace presenta la ricerca “Lo stato dei container e l’ecosistema Docker 2015” che ha rivelato come oltre il 93% delle aziende intervistate utilizza o preveda di utilizzare i container

Ruxit, divisione di Dynatrace, presenta i risultati della ricerca “Lo stato dei container e l’ecosistema Docker 2015”. Un’analisi che individua i principali aspetti che le organizzazioni devono affrontare nell’utilizzo dei container, compreso il monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni in produzione, per realizzare implementazioni container di successo.

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Condotta da O’Reilly Media in collaborazione con Ruxit, la ricerca fornisce una panoramica completa in termini di adozione, utilizzo e sfide che le tecnologie container come Docker comportano. Il sondaggio è stato condotto intervistando rappresentanti di 138 aziende che operano in diversi settori merceologici, tra cui software, consulenza, editoria e media, istruzione, servizi cloud, hardware, vendita al dettaglio, settore pubblico e altri.

La ricerca rivela che il 93% delle organizzazioni utilizza o ha in programma di adottare i container e che il 78% di queste ha già optato per la tecnologia Docker. Dal suo lancio, avvenuto nel 2013, oltre 800 milioni di container sono stati creati a partire dal servizio pubblico Docker Hub e questa tecnologia continua a catturare l’attenzione sia degli sviluppatori sia di chi si occupa delle operation.

L’utilizzo dei container ha, quindi, raggiunto livelli altissimi: un mercato maturo nel quale emergono sempre più alcuni ostacoli da superare per poter raggiungere il successo nelle implementazioni. Gli intervistati hanno individuato i principali nell’orchestrazione, che richiede soluzioni affidabili e pronte per la produzione (56%), nel monitoraggio delle prestazioni (46%) e nell’automazione (40%). Tutti questi aspetti sono estremamente critici perché gli ambienti container sono altamente dinamici e pongono sfide uniche dal punto di vista della gestione e del monitoraggio delle loro prestazioni.

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“È fondamentale monitorare non solo il container, ma capire anche quali sono le prestazioni dei micro-service e delle applicazioni eseguite al suo interno”, spiega Bernd Greifeneder, CTO di Ruxit. “La ricerca ha mostrato come monitorare le prestazioni delle applicazioni e la scalabilità sia fondamentale per il successo della tecnologia container e oltre la metà delle aziende che ha in programma una distribuzione container nei prossimi 6-12 mesi ha intenzione di fare proprio questo durante la produzione. Ruxit si adatta perfettamente al monitoraggio in produzione delle prestazioni delle applicazioni containerizzate, per questo non avremmo potuto essere in una posizione migliore”.

La ricerca sui container conferma l’esigenza di questo mercato di soluzioni pronte per la produzione stabili e integrate, in grado di affrontare le sfide principali che i container pongono. Ruxit è l’unica soluzione per il monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni in esecuzione all’interno dei container senza installare un agent su ogni container . Consente infatti alle organizzazioni di installare un solo agent per host (che può comprendere molti container) garantendo livelli di scalabilità e semplicità di installazione senza precedenti.

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