Cosa c’è dietro il piano spaziale di Stephen Hawking

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Lo scienziato vorrebbe inviare una sonda laser in orbita e lo annuncia nel 55esimo anniversario del volo di Yuri Gagarin

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Ha spiazzato un po’ tutti la decisione di Stephen Hawking di abbracciare il progetto del miliardario russo Yuri Milner. Il magnate vuole infatti inviare una sonda verso Alfa Centauri per aprire la strada nella direzione dei viaggi interstellari. Hawking lo ha annunciato il 12 aprile, giorno del 55esimo anniversario del viaggio spaziale di Yuri Gagarin, il primo uomo a solcare l’orbita terrestre. Ma a cosa servirà un progetto come quello pensato dallo scienziato e da Milner? Prima di tutto a capire se è davvero possibile raggiungere soglie così fantascientifiche come Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino alla Terra ma comunque distante 40 mila miliardi di chilometri, circa 4,3 anni luce. Fino ad oggi si pensava che una qualsiasi sonda potesse raggiungere quella distanza in più o meno 30 mila anni, troppi per fantasticare concretamente.

La scoperta

E così Hawking e Milner, assieme al board di visionari della Breakthrough Initiaves, di cui fa parte anche Mark Zuckerberg, hanno pensato di dare una certa spinta alla sonda (in realtà tante mini-sonde) che si avvierà in direzione Alfa Centauri grazie ad un motore costituito da tanti raggi laser. In questo modo verrà prodotta una potenza di circa 100 gigawatt che farebbe decollare uno Space Shuttle e che, in questo caso, servirà alle mini sonde per raggiungere i 200 milioni di chilometri all’ora. A quel punto si apriranno delle particolari ali che permetteranno di sfruttare il boost iniziale per arrivare sulle stelle in circa 20 anni. Qualora la missione dovesse andare a buon fine, i vettori spaziali raccoglieranno elementi sul sistema di Alfa Centauri per aumentare la conoscenza dell’uomo sul misterioso trittico di stelle di cui è composto. Per ottenere tali informazioni serviranno però altri 4 anni, il tempo necessario alle sonde per avvicinarsi alla Terra quanto basta e poter inviare agli scienziati i dati.

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