Apple Touch Bar: ora si fa sul serio

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A diversi mesi dal lancio dei MacBook con barra interattiva ecco l’arrivo di numerose app che potranno sfruttare l’innovativa funzione

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Ci sono Google, Adobe e Microsoft tra le aziende che hanno cominciato a modificare le API delle proprie applicazioni per adattarle alla Touch Bar dei nuovi MacBook di Apple. Come sappiamo, la linea superiore dei tasti funzione è stata sostituita da un pannello sensibile al tocco, che si modifica a seconda del software in uso. Oltre a divertenti hack, come l’inserimento di un pianoforte e alcuni giochi retro, la novità ha dei concreti vantaggi, che fanno comodo soprattutto a creativi e sviluppatori. Oltre ai big però, anche le case indipendenti hanno la possibilità di approdare nel mondo della Touch Bar, soprattutto grazie a Electron, una piattaforma di sviluppo che ha deciso di semplificare il coding di lavori da implementare con il touch di Apple.

Come fare

Electron viene usato per convertire app in versione web in una declinazione desktop, tramite un tool open-source già sfruttato da diversi professionisti. La novità è che il team della piattaforma ha annunciato la realizzazione di una beta, che consente di inserire voci ad-hoc per l‘interazione con la Touch Bar dei notebook della Mela. “Le nuove API permettono di aggiungere pulsanti, etichette, colori, slider e spazi alla barra. Questi elementi possono essere aggiornati per rispondere alle azioni successive al tocco degli utenti” – ha detto Kevin Sawicki, sviluppatore che ha contribuito alla creazione della release di prova. Per capire l’impatto che Electron potrà avere sulla crescita della Touch Bar basti dare un occhio alle oltre 300 applicazioni basate sul progetto, tra queste: Slack, WordPress.com, Tidal, Basecamp 3 e Brave.

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