Android, tre app su quattro ci tracciano

La scoperta fatta dall’Università di Yale ed Exodus Privacy è sconcertante: molte delle applicazioni sul Play Store vanno oltre ciò che dovrebbero fare sugli smartphone con sistema operativo Google

Ci sono anche Uber, Twitter e Spotify tra le app che il Privacy Lab dell’Università di Yale ed Exodus Privacy considerano  decisamente invasive della privacy degli utenti. All’interno del report rilasciato qualche giorno fa, i ricercatori delle due organizzazioni affermano come oltre 3 app su 4, presenti sul Play Store, mettono in piedi una sorveglianza clandestina via software, non comunicata agli utenti Android nel momento dell’installazione. Tra le attività extra che le applicazioni in questione portano a casa c’è spesso il tracking della localizzazione, più che logico per piattaforme come Uber, ma anche un monitoraggio sui comportamenti dei dispositivi che poco hanno a che vedere con giochi e servizi specifici. Perché procedere a tali operazioni quindi? Quasi sempre a scopo di marketing, per la vendita di informazioni utili a targetizzare i consumatori e proporre banner in linea con le proprie abitudini.

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Cosa succede

Exodus, nel suo database di analisi, ha almeno 44 software spia di cui 25 sono stati individuati nelle app prelevate dal Play Store. Ma non solo: il 75% di almeno 300 applicazioni oggetto di ricerca contiene codici e firme derivanti da tracker, possibili dunque di spionaggio silente. Alcuni di questi programmini fanno davvero paura. Ad esempio FidZup serve a scovare se ci sono altri smartphone nelle vicinanze, tramite l’utilizzo di frequenze ultrasoniche non percettibili all’orecchio umano, FaceGrok invece sfrutta la fotocamera per riconoscere le persone e, almeno in teoria, salvare i volti per creare un archivio interno per i più vari scopi. Prima che i possessori di un iPhone puntino il dito contro l’OS rivale, c’è da dire che l’Università di Yale e Privacy Lab hanno esplicitamente dichiarato che gran parte delle app presenti sul negozio di Google hanno delle perfette controparti su App Store, capaci dunque di raggiungerei il medesimo obiettivo.

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