Novità per Oracle Cloud Infrastructure: prestazioni e qualità senza pari

Oracle Cloud Infrastructure

Migliori prestazioni a costi inferiori fino all’88% per operazione I/O

Oracle annuncia la disponibilità di una serie di nuove opzioni di calcolo per Oracle Cloud Infrastructure che offrono ai clienti prestazioni ineguagliate basate sul nuovo hardware Oracle X7. Virtual machine (VM) e opzioni di calcolo bare metal di nuova concezione, unitamente a nuove istanze della GPU bare metal permettono ai clienti di eseguire anche i carichi di lavoro più impegnativi per l’infrastruttura come l’HPC (High-Performance Computing), i big data e l’intelligenza artificiale (AI) in modo più rapido e conveniente. A differenza delle offerte della concorrenza, Oracle Cloud Infrastructure è stata creata per soddisfare le esigenze uniche delle imprese, offrendo prestazioni prevedibili per le applicazioni aziendali e assicurando l’efficienza in termini di costi per i casi d’uso HPC. Infatti, Oracle assicura prestazioni storage migliori del 1.214% con un costo inferiore dell’88% per operazione input/output (IO).

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Prestazioni scalabili, ineguagliate

Tutte le nuove istanze di calcolo di Oracle Cloud Infrastructure sfruttano i più recenti processori Intel Xeon basati sull’architettura Skylake. I formati bare metal accelerati di Oracle sono alimentati anche dalle GPU NVIDIA Tesla P100, basate sull’architettura Pascal. Con 28 core, doppia interfaccia di rete da 25GB per soddisfare le esigenze di elevata larghezza di banda e oltre 18 TFLOPS di prestazioni single-precision per istanza, queste istanze della GPU accelerano i casi d’uso che richiedono intense attività di calcolo come reservoir modeling, intelligenza artificiale e Deep Learning.

Oracle prevede inoltre di rilasciare a breve istanze basate sull’architettura NVIDIA Volta con 8 GPU NVIDIA Tesla V100 interconnesse tramite NVIDIA NVLINK per generare più di 125 TFLOPS di prestazioni single-precision. A differenza dei concorrenti, Oracle offrirà tali GPU sia come virtual machine che come istanze bare metal; inoltre, renderà disponibili immagini pre-configurate per una rapida distribuzione per casi d’uso specifici come nel caso dell’intelligenza artificiale. I clienti potranno anche sfruttare i toolkit TensorFlow o Caffe per accelerare le prestazioni in casi d’uso di High Performance Computing e Deep Learning.

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“Solo Oracle Cloud Infrastructure fornisce i servizi di elaborazione, storage, networking ed edge necessari per fornire le prestazioni end-to-end che le aziende oggi richiedono”, afferma Kash Iftikhar, vice president of product management di Oracle. “Con questi ultimi potenziamenti, i clienti possono evitare ulteriori investimenti in soluzioni hardware in locale e ottenere l’agilità del cloud. Oracle Cloud Infrastructure offre loro un’eccezionale potenza on-demand per il massimo vantaggio competitivo”.

In aggiunta a tutto questo, il nuovo formato standard VM di Oracle è ora disponibile con 1, 2, 4, 8, 16 e 24 core, mentre il formato bare metal standard offre 52 core – il più elevato conteggio per istanza delle CPU basate su Intel Skylake CPU di qualsiasi fornitore di cloud. Unitamente alla capacità di storage scalabile, che supporta fino a 512 terabyte (TB) di volumi di blocchi remoti di unità a stato solido (SSD) NVMe (Non-Volatile Memory Express), tali istanze sono ideali per le applicazioni enterprise tradizionali che richiedono prestazioni storage prevedibili.

I formati Dense I/O sono disponibili anche nelle istanze VM e bare metal e sono ottimali per HPC, applicazioni database e carichi di lavoro big data. Il formato Dense I/O bare metal è in grado di eseguire oltre 3,9 milioni di operazioni di input/output al secondo (IOPS) in scrittura. Include inoltre 51 TB di storage SSD NVMe locale, offrendo il 237% di capacità in più rispetto alle soluzioni concorrenti.

Inoltre, Oracle Cloud Infrastructure ha semplificato la gestione delle virtual machine offrendo un provider Terraform per la distribuzione immediata di istanze di calcolo singole o multiple per il clustering. Inoltre, è disponibile un programma di installazione di Kubernetes basato su Terraform per la distribuzione di applicazioni containerizzate ad elevata disponibilità.

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Fornendo soluzioni di elaborazione che sfruttano le più recenti tecnologie di NVIDIA, Oracle può accelerare drasticamente i carichi di lavoro HPC, analitici e di intelligenza artificiale dei propri clienti. “I carichi di lavoro analitici avanzati, HPC e IA sono definiti da un’esigenza quasi insaziabile in termini di potenza di calcolo”, ha dichiarato Ian Buck, general manager e vice president, Accelerated Computing, di NVIDIA. “Per eseguire questi carichi di lavoro ad alta intensità di calcolo, i clienti richiedono una capacità di elaborazione accelerata di livello enterprise, un’esigenza che Oracle sta affrontando inserendo gli acceleratori GPU NVIDIA Tesla V100 all’interno di Oracle Cloud Infrastructure”.

“L’integrazione della tecnologia inverse hypervisor di TidalScale in Oracle Cloud Infrastructure permette alle aziende, per la prima volta, di eseguire i carichi di lavoro più grandi su decine di sistemi Oracle Cloud bare metal come un unico server software in un ambiente cloud pubblico”, ha affermato Gary Smerdon, chief executive officer di TidalScale, Inc. “I clienti di Oracle Cloud ora hanno la flessibilità di configurare, distribuire e dimensionare correttamente i server per soddisfare le loro esigenze di elaborazione, pagando solo in base all’utilizzo”.

“Una piattaforma hardware all’avanguardia può fare la differenza per le aziende con cui lavoriamo, come Airbus, ARUP e Rolls Royce”, ha affermato Jamil Appa, co-fondatore e direttore di Zenotech. “Abbiamo riscontrato miglioramenti significativi nelle prestazioni con l’architettura X7. Per Oracle Cloud Infrastructure i carichi di lavoro HPC ad alta intensità di calcolo sono un gioco da ragazzi”.