F-Secure, uno scudo contro le minacce agli endpoint

Sicurezza gestita a disposizione dei partner contro gli attacchi di nuova generazione

«Le attività necessarie per gestire la sicurezza sono oggi molto più eterogenee e complesse rispetto al passato» afferma Antonio Pusceddu, Country Sales Manager Italy F-Secure. Anzitutto per la rapida evoluzione delle minacce. Che costringe i vendor di sicurezza a cambiare in fretta strategie e tecnologie per rimanere sul mercato. Propria come ha dimostrato di saper fare F-Secure in trent’anni di attività. Un piccolo primato che evidenzia la capacità dell’azienda finlandese di evolvere in fretta e adattarsi sia alle minacce che alle richieste provenienti dal mercato. «Molto più che in passato chi attacca utilizza metodi progettati per eludere le tecnologie tradizionali di protezione degli endpoint. La nostra azienda, storicamente legata a quel mondo, ha saputo trasformarsi per rispondere a questi cambiamenti. Ampliando l’approccio alle tematiche di sicurezza in una logica più globale» afferma Jimmy Ruokolainen, Vice President, Product Management and Marketing Cyber Security Products and Services in F-Secure. «Oggi la nostra offerta presenta soluzioni e servizi che coprono tutti i quattro concetti proposti nel nostro modello di cyber security. Ovvero preparazione, prevenzione, rilevazione e risposta».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Una storia di longevità e resilienza

Longevità fondata sulla capacità di rinnovare il proprio approccio al mercato. Che, ribadisce Ruokolainen, è oggi più che mai orientato verso il mid-market. Con un rinnovato impegno sia in termini di risorse – in primo luogo persone creative e preparate per portare avanti la lotta contro il cybercrime – sia di attenzione alle richieste provenienti dai partner che oggi grazie a F-Secure hanno la possibilità di gestire in prima persona un nuovo servizio per contrastare gli attacchi più sofisticati. Come i cosidetti filess, non più basati su file per infettare i dispositivi, ma su malware presente nel registro di sistema, in PowerShell o direttamente nella RAM. Una tipologia di minaccia in rapida espansione che secondo l’istituto di ricerca Ponemon raggiungerà quest’anno una quota pari a oltre un terzo del totale (35%). «Soprattutto, ed è questo l’aspetto più preoccupante, attacchi che hanno probabilità di successo sino a 10 volte maggiori rispetto a quelli tradizionali» spiega Ruokolainen.

Leggi anche:  Cybersecurity: Exprivia presenta il nuovo Report trimestrale

Uno scudo a difesa dell’endpoint

Per far fronte a questa vera e propria emergenza, F-Secure risponde alla domanda di nuovi strumenti di difesa introducendo Endpoint Detection and Response, un servizio gestito per la rilevazione e la risposta alle minacce sugli endpoint. Creato in collaborazione con i partner, EDR offre loro l’opportunità di intercettare la domanda proveniente dal mercato dei servizi gestiti. Un’opportunità per proporre anche alle realtà medio piccole la possibilità di difendersi con strumenti e risorse all’altezza della minaccia. «Si tratta di utilizzare al meglio le opportunità che oggi la tecnologia è in grado di fornirci, dall’intelligenza artificiale al machine learning. Grazie alla nostra unica combinazione delle componenti uomo e macchina, anche queste realtà produttive hanno la possibilità di accedere alla cybersecurity di classe enterprise attraverso le competenze qualificate e radicate sul territorio della nostra estesa rete di partner, oltre 650 in più di 100 paesi» spiega Ruokolainen. Un passaggio sul quale si è già iniziato a lavorare anche nel nostro Paese.  «In questa fase stiamo facendo convergere la comunità dei rivenditori che storicamente hanno seguito il nostro percorso, con una nuova generazione di interlocutori più attenta a un concetto di cybersecurity a maglie più larghe. Con competenze e soprattutto con un’attitudine all’investimento in una logica più ampia» conferma Pusceddu.