Perché Apple ha portato iTunes su Windows Store

La piattaforma arriva come Universal App sul negozio di Microsoft portando con sé il catalogo di musica e video, uno dei più ampi in circolazione

No, le applicazioni per iOS non stanno arrivando su Windows. L’annuncio della disponibilità di iTunes come Universal App su Windows Store riguarda infatti solo il catalogo musicale e video della compagnia di Cupertino. Il che è già un’ottima cosa considerando che il progetto casalingo Groove è stato abbandonando tempo fa, quando ancora esisteva Windows Phone.

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A questo punto, il client di Apple si pone come centrale per l’acquisto di contenuti multimediali su Windows, dove peraltro la presenza di servizi di streaming si fa importante, con Spotify e Deezer lanciati qualche tempo fa. A conti fatti, l’unica big che resta esclusa dall’universo Microsoft, almeno con un software desktop è Google, il cui Play esiste solo per smartphone e tablet Android o iOS.

Business da allargare

È evidente che un pio di anni fa la disponibilità di iTunes su Windows non si sarebbe mai concretizzata. Il motivo è chiaro e sotto gli occhi di tutti: il business mobile si restringe sempre più, almeno a livello hardware, dunque bisogna monetizzare da quello che resta. Aprendosi al vasto pubblico di utenti computer, Apple si assicura, almeno in teoria, un’entrata maggiore in termini di revenue. C’è poi da considerare che chi usa un iPhone o un iPad non per forza di cose possiede un MacBook dunque l’integrazione tra le due piattaforme si fa interessante.

Acquistare un contenuto audio o video sull’una permetterà di fruirne anche sull’altra, avvicinando mondi fino  a ieri molto distanti. Non sembra così remota la possibilità che un domani iTunes possa approdare pure sui lidi del Play Store, per aprirsi agli utenti Android. La mossa porrebbe a serio rischio la leadership di Spotify come uno dei client preferiti, magari dando una scossa alle sottoscrizioni di Apple Music, che stenta ancora ad affermarsi a livello globale.

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