Ecco le 5 tecnologie disruptive per migliorare i servizi pubblici

Big data, intelligenza artificiale, realtà digitale, cybersecurity e blockchain saranno, secondo Minsait, le 5 tecnologie chiave per la modernizzazione delle strutture, dei processi e dei servizi utili a migliorare la qualità di vita dei cittadini

Le capacità analitiche fornite dai big data, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, le opportunità offerte dalla realtà digitale, la cybersecurity e la promettente blockchain sono, secondo Minsait, alla base dell’innovazione che le amministrazioni pubbliche stanno affrontando per migliorare i loro servizi e la qualità della vita dei cittadini. Il rapporto “Innovazione pubblica: le tecnologie disruptive che trasformeranno le Amministrazioni”, appena presentato dall’azienda, analizza le possibilità di utilizzo e i vantaggi di queste innovazioni, che stanno già influenzando gli attuali modelli di business e il modo in cui le pubbliche amministrazioni dovranno offrire i loro servizi alla società. Secondo Minsait, l’innovazione dei servizi pubblici dipende in primo luogo dalla volontà e dalla motivazione dei governi, che devono scegliere le soluzioni digitali che contribuiscono ad aumentare l’equità della società generando fiducia nelle istituzioni grazie alla trasparenza delle loro politiche pubbliche. Ecco perché una scelta corretta degli investimenti nelle tecnologie disruptive da parte dei governi nei prossimi anni sarà la chiave ad esempio per il futuro del sistema di welfare.

4Una lotta più efficace contro la criminalità informatica

Le pubbliche amministrazioni richiedono soluzioni di sicurezza integrate in grado di proteggere l’impronta digitale e i dati in un mondo iper-connesso, in cui la criminalità informatica ha un impatto globale che ammonta a circa l’1% del PIL mondiale. Sia le aziende che le pubbliche amministrazioni devono formare i propri professionisti attraverso piattaforme che consentano loro di esercitarsi e di sperimentare in ambienti controllati per sapere come comportarsi di fronte a un possibile attacco informatico valutando se le soluzioni di sicurezza che vengono applicate sono sufficienti. D’altra parte, la biometria è destinata a diventare il metodo di identificazione più utilizzato in futuro poiché può essere associata a un individuo specifico, è più comodo in quanto consente di non ricordare password e altamente resistente alle frodi. Consente, tra le altre cose, di semplificare e rendere più sicuro il controllo delle frontiere garantendo che una persona possa ricevere lo stesso aiuto pubblico più di una volta. Il rapporto fa inoltre riferimento alla necessità di investire in azioni volte a raggiungere una maggiore consapevolezza sociale in modo tale che gli utenti dispongano di informazioni sufficienti e utilizzino i dispositivi con accesso a una rete nel modo più sicuro.