Posteremo su Facebook col pensiero

Posteremo su Facebook col pensiero

Non accadrà oggi e nemmeno domani ma nel giro di qualche anno le interazioni con sistemi VR e AR, anche basati su Facebook, potranno avvenire con comandi “pensati”

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Durante una conferenza per gli sviluppatori nel 2017, Facebook aveva annunciato i piani per sviluppare un’interfaccia cervello-computer (BCI) che permettesse di scrivere semplicemente pensando. Ora, i ricercatori dell’Università della California, al lavoro sul programma, hanno pubblicato uno studio che mostra come un algoritmo sia in grado di rilevare parole che passano per l’attività cerebrale in tempo reale.

Il team ha collegato elementi di elettrocorticografia ad alta densità (ECoG) al cervello di tre pazienti con epilessia, per registrare l’attività cerebrale. Quindi hanno posto a questi pazienti semplici domande, chiedendo di rispondere ad alta voce. I ricercatori hanno evidenziato che l’algoritmo alla base del software di registrazione ha registrato l’attività cerebrale durante il parlato. Il modello ha decodificato le varie parole con una precisione del 76&.

Cosa potrebbe accadere

Facebook ha spiegato di non aspettarsi che questo sistema sia disponibile presto, ma potrebbe, tra non molto, rendere più semplice l’interazione con hardware AR e VR. «È attualmente ingombrante, lento e inaffidabile. Ma il potenziale è significativo, quindi riteniamo che valga la pena continuare a migliorare la tecnologia. Essere in grado di riconoscere anche una manciata di comandi, come “casa”, “seleziona” ed “elimina”, fornirebbe modi completamente nuovi di interagire con i sistemi VR e occhiali AR».

All’inizio di questo mese, con il progetto Neuralink di Elon Musk, avevamo già dato un primo sguardo al nuovo modo di far interagire uomo e computer, tramite dei connettori collegati al cervello. Sebbene questi dispositivi potrebbero non arrivare sul mercato nel giro di un paio di anni, ci sarà modo di studiare il settore come innovativa via di sviluppo di sistemi di nuova generazione.

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