I ritardi di Apple faranno bene alle vendite di iPhone SE 2020

I ritardi di Apple faranno bene alle vendite di iPhone SE 2020

I prossimi iPhone 12, nelle varie declinazioni, slitteranno di qualche mese, lasciando campo libero all’opzione low-cost appena uscita

I modelli di fascia alta, iPhone 12 (nelle versioni anche Pro e Pro Max), così come il tanto chiacchierato iPhone SE Plus, potrebbero vivere di un ritardo concreto, dovuto ovviamente al rallentamento produttivo per fronteggiare la pandemia di Covi-19. Se fino a qualche settimana fa sembrava che Apple non avesse avvertito problemi di sorta, appare più verosimile l’indiscrezione secondo cui i prossimi smartphone slitteranno, per essere disponibili nelle solite quantità a tempo debito e non solo come scorte limitate al lancio. Secondo gli analisti, tutta questa situazione finirà per dare un vantaggio maggiore al nuovo iPhone SE 2020, soprattutto nei confronti di chi non ha grosse pretese in quanto a design, assicurandosi di spendere meno di 500 euro per un melafonino dalle caratteristiche decenti.

Quando arriveranno i nuovi iPhone 2020

Le previsioni provengono da una nota degli investitori scritta da Ming-Chi Kuo, un analista di TF International Securities con una solida esperienza sul mondo Apple. Le sue fonti provengono dalla catena di fornitura di componenti in Asia, il che aiuta a dipingere un’immagine più precisa delle tempistiche a cui gli iPhone dovranno sottostare. Ecco allora che i modelli di iPhone 12 da 5,4 pollici e 6,1 pollici arriveranno sulla linea di produzione a settembre, mentre la versione da 6,7 ​​pollici sarà in produzione da ottobre; una situazione simile a quella che abbiamo visto con gli iPhone X e iPhone XR.

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Oltre alle già citate problematiche legate alle chiusure per Coronavirus, c’è un altro elemento che preoccupa la compagnia, ossia il ritardo nella diffusione delle antenne mmWave, che sono fondamentali per rendere compatibile l’iPhone 12 allo standard 5G. Se si pensa che l’intera gamma arriverà con la versione mmWave 5G, così come il segnale sub-6Ghz attualmente in uso, è evidente che almeno gli Stati Uniti vogliano farsi trovare pronti nel dare agli utenti la possibilità di godere delle connessioni next-gen già al lancio della nuova flotta.

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