WhatsApp e Facebook, il merge è più vicino

WhatsApp pensa a una controversa funzione fotografica

Le due chat sono destinate a confluire in una sola, o almeno ad integrare le stesse liste e messaggi

Forse ci siamo, Facebook sta testando una nuova funzionalità che unirebbe le chat di WhatsApp e Facebook Messenger. La mossa rivoluzionaria consentirebbe agli utenti di entrambe di inviare messaggi agli amici dell’altra, accedendo dunque ad un’unica lista di contatti. Nella pratica, vorrebbe dire scaricare solo una delle due app e avviare conversazioni anche con un contatto presente solo sull’altra, sfruttando un’interfaccia singola. «Questa è una funzionalità molto complicata e richiede tempo.

Non abbiamo idea se il piano di fusione di tali servizi continuerà o se verrà abbandonato» aveva spiegato Facebook (proprietaria di entrambe), un anno fa. C’è da dire che, oltre a livello tecnico, un problema da superare è pure quello legale, con i regolatori europei che, più di una volta, hanno tirato in ballo gli eventuali dilemmi di privacy che si paleserebbero con la realizzazione di una chat integrata.

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Più semplice ma più rischioso

A dire il vero, un primo sentore del merge suddetto si è già avuto e concretamente. Ci riferiamo al lancio di Messenger Rooms, un’app presentata ad aprile, che consente di ospitare videochiamate con un massimo di 50 persone utilizzando Messenger, WhatsApp e Instagram. Un nuovo rapporto suggerisce che Facebook è pronto a fare il passo successivo, con delle righe del codice dell’app di Messenger che suggeriscono come l’azienda abbia creato un database interno in grado di memorizzare informazioni da WhatsApp.

Quel database suggerisce fortemente che l’applicazione potrà un giorno accettare i messaggi degli utenti dell’altra sponda del fiume, afferma WABetaInfo, che ha scovato il codice. «Facebook potrà persino capire se un contatto di WhatsApp è bloccato e ottenere dettagli di una chat» afferma il sito. Il piano di Facebook di unire le sue app è stato rivelato nel 2019 dal New York Times e successivamente confermato da Mark Zuckerberg.

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