Un’etichetta sotto ogni app dirà che tipologie di dati condivide con l’esterno
Gli aggiornamenti iOS 14.3, iPadOS 14.3 e macOS Big Sur 11.1 disponibili da ieri introducono una nuova funzione di etichettatura per la privacy delle app per App Store e macOS, offrendo ai clienti un modo per determinare quali dati raccoglie un’app su di loro prima di scegliere di installarla. Apple ha svelato per la prima volta queste etichette al WWDC e fino ad ora ha dato agli sviluppatori il compito di prepararle. Questi devono auto-segnalare i dettagli sulle informazioni che raccolgono ad Apple come requisito essenziale per la pubblicazione.
I developer che ignorano le regole e non forniscono informazioni sulle informazioni che utilizzano rischiano di vedere le loro app rimosse dall’App Store. Inoltre, devono identificare tutte le raccolte di dati, i casi d’uso e mantenere aggiornate le informazioni, qualora dovessero cambiare nel tempo. Le etichette sulla privacy sono necessarie per tutte le app per iPhone, iPad , Mac, Apple TV e Apple Watch e includeranno tre sezioni che coprono i dati utilizzati per il monitoraggio, compresi quelli resi anonimi.
Più attenzione alla privacy
I dati utilizzati per il monitoraggio, di norma, si riferiscono a quelli che collegano info dell’utente o del dispositivo a quelli utili a daltre app, siti web o profili pubblicitari. La sezione di Apple è dunque importante, perché consente anche di riconoscere se un’app condivide i dati del telefonino o dell’utilizzatore con aziende di terze parti. Apple fornisce le stesse informazioni sulla privacy anche per le app integrate, con i dettagli disponibili sul web anziché nell’App Store. Tra queste, la fotocamera, l’orologio, l’app Salute, i messaggi, il telefono, le foto e Safari. Le informazioni sulla privacy per queste app sono disponibili nei collegamenti situati nel documento di supporto sulla privacy di Apple.