Primi della classe: la pandemia spinge la formazione a distanza

Il dilemma del responsabile IT: prima la sicurezza o prima il cloud?

Molte ricerche rilevano come l’apprendimento online consenta di acquisire meglio le informazioni e richieda meno tempo per completare un titolo di studio o una laurea. I lockdown degli ultimi mesi hanno rappresentato un’opportunità ideale per tutti i tipi di corsi di formazione a distanza, in particolare per gli operatori sanitari in prima linea. Qual è stato il ruolo dei corsi di formazione durante il COVID-19, e quali si sono dimostrati più utili?

A cura di Massimo Dino Ceresoli, Head of Innovation and Consulting – Southern Europe di Orange Business Services

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I «corsi online aperti e di massa» (“massive open online course” o MOOC, come vengono chiamati) sono aumentati quanto a popolarità e utilizzo durante la pandemia. Le iscrizioni a Coursera, una piattaforma online che offre MOOC, sono cresciute del 640% nell’aprile 2020 rispetto all’anno precedente; un altro fornitore di MOOC, Udemy, ha registrato un +400% tra febbraio e marzo.

Esempi che si sono rivelati preziosi in questa fase includono il corso digitale “COVID-19 e terapia intensiva”, realizzato da MOOC EIVASION in Francia, insieme ai team di Assistance Publique-Hôpitaux de Paris. Questo corso insegna agli operatori sanitari come trattare potenziali casi confermati di COVID-19.

Abilitare la formazione per gli operatori sanitari

Anche altri corsi di formazione online sono stati messi a disposizione degli operatori sanitari per migliorare le loro capacità di risposta al COVID-19. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) offre formazione online gratuita per operatori sanitari, responsabili degli incidenti, supervisori e amministratori nelle strutture sanitarie. I corsi sono progettati per migliorare la capacità di gestire al meglio i fattori biologici, fisici e psicosociali che aiutano a salvaguardare la salute fisica e mentale, la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari.

Inoltre, la St George’s University of London ha creato un corso online, “Gestire il COVID-19 nella medicina generale”, per aiutare i medici in prima linea, gli operatori sanitari e i professionisti della salute a prendersi cura di grandi volumi di pazienti durante e dopo COVID-19.

In India, l’UNESCO sta facendo lo stesso, offrendo corsi di formazione per migliorare le competenze degli infermieri e degli operatori sanitari che curano i pazienti COVID-19. I corsi sono gratuiti e mirano a raggiungere oltre 100.000 infermieri e operatori sanitari in tutta l’India.

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In Africa, Amref Health Africa, con sede in Kenya, ha introdotto l’App Jibu, una piattaforma di formazione che fornisce informazioni sull’assistenza per il COVID-19 agli operatori sanitari. Oltre 2.700 operatori sanitari in 15 paesi africani si sono già iscritti a 41 corsi, con Amref Health Africa che mira a reclutare oltre un milione di operatori sanitari in tutta l’Africa subsahariana.

Le aziende dovrebbero credere nell’apprendimento online

Per le imprese, il lavoro da remoto rappresenta un’opportunità di far evolvere le pratiche di apprendimento online. Con così tanti lavoratori in tutto il mondo che lavorano da casa, le aziende cercano sempre più le piattaforme di apprendimento remoto per consentire al personale di migliorare le proprie competenze senza dover frequentare fisicamente i corsi di formazione.

Detto questo, non è sufficiente mettere una presentazione PowerPoint davanti ai dipendenti tramite una piattaforma di apprendimento online e aspettarsi che i risultati arrivino da soli. Sarebbe come limitarsi a dare un libretto che spiega come allenarsi a casa senza fare alcuna formazione effettiva: questo tipo di e-learning “statico” ha dimostrato di avere degli svantaggi, tra cui la stanchezza e la perdita del coinvolgimento dell’utente. Inoltre, il rischio è che i lavoratori ricordino una minima parte delle nuove conoscenze e, di conseguenza, non ci sia un vero ritorno sull’investimento.

Negli ultimi anni le imprese hanno speso oltre 300 miliardi di dollari all’anno per la formazione aziendale, ma una gran parte di questo importo è stato poi considerato come uno spreco di denaro: un rapporto rileva che solo l’8% dei CEO ha visto un impatto aziendale positivo dalla spesa per l’apprendimento e lo sviluppo (L&D – learning and development). Secondo McKinsey, “l’apprendimento non si verifica solo in eventi singoli e isolati; dovrebbe essere pensato come parte di percorsi di apprendimento più ampi che durano dai 12 ai 18 mesi e si collegano chiaramente ai risultati aziendali”.

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Quale formazione online è più richiesta?

Secondo Udemy, i corsi di formazione online su competenze come le reti neurali hanno registrato un aumento del 61%, mentre la formazione sulle capacità di comunicazione è cresciuta del 131%. Ci sono anche differenze geografiche: i lavoratori negli Stati Uniti si sono iscritti a corsi di formazione online creativi come Adobe Illustrator, che ha visto un aumento del 326%; i lavoratori in India si sono iscritti ai corsi di Fondamentali di Business, che hanno visto una crescita del 281% e Competenze di Comunicazione, aumentati del 606%.

Le imprese sono state costrette a far lavorare il personale in gran parte da casa e altri corsi di formazione online aziendali hanno evidenziato questo stato di cose. Si è registrato un forte aumento della frequenza ai corsi legati al telelavoro, + 21.598%, mentre i corsi sui team virtuali sono cresciuti del 1.523%. Forse anche in conseguenza del lavoro da casa e degli effetti del lockdown, i corsi online sulla gestione dello stress sono cresciuti del 235%.

Il ruolo di AR (Realtà Aumentata) e VR (Realtà Virtuale)

La formazione immersiva che utilizza simulazioni di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) è un aiuto importante in questa fase di distanziamento sociale: consente di offrire più esercizi di simulazione con vari scenari, che aiutano i partecipanti ad apprendere e migliorare le loro abilità trasversali – un aspetto che può rivelarsi utile nei momenti di maggiore tensione, come trattare con i pazienti durante una pandemia. Le simulazioni consentono ai tirocinanti di interagire con un essere umano virtuale creato utilizzando l’intelligenza artificiale (AI), il riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP).

Il National Health Service (NHS) del Regno Unito ha utilizzato la tecnologia VR e AR durante il COVID-19 per fornire programmi di formazione a distanza su vasta scala ai suoi dipendenti: i moduli sul COVID-19 sono stati implementati tramite dei visori VR, desktop e dispositivi intelligenti. Un altro esempio di VR e AR è la Croce Rossa francese, che utilizza la realtà virtuale per simulazioni di scenari immersivi nella sua piattaforma di addestramento SimForHealth. La soluzione è disponibile in 34 strutture di formazione infermieristica e altri 33 istituti di formazione per assistenti infermieristici, raggiungendo con la formazione continua circa 145.000 operatori sanitari ogni anno.

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Secondo Derek Belch, CEO e co-fondatore di Strivr, che fornisce soluzioni di apprendimento immersivo, le apparecchiature per la realtà virtuale hanno consentito a Walmart di ridurre il tempo dedicato alla formazione dei dipendenti da otto ore a 15 minuti. Inoltre, quando Walmart distribuisce nuove attrezzature, la formazione può aver luogo anche prima dell’arrivo dei macchinari.

Nel nostro futuro, la formazione online diventerà una costante

Anche prima del COVID-19, le tecnologie destinate ad apprendimento e formazione da remoto erano in ascesa: gli investimenti globali in EdTech (Education Technology) avevano raggiunto i 18 miliardi di dollari nel 2019, secondo una ricerca di mercato di Metaari. Secondo l’American Safety Council, “i corsi online hanno numerosi vantaggi rispetto all’apprendimento in classe, da una maggiore sicurezza a una superiore comodità e convenienza”. I lockdown connessi al COVID-19 hanno solo aumentato il loro utilizzo.

Tutto fa pensare che la formazione online diventerà una soluzione importante, che comporta grandi vantaggi, in questa fase in cui tutto mondo si trova di fronte alla prospettiva di ulteriori lockdown fino a quando i vaccini non saranno ampiamente impiegati.

A livello globale, la catena del valore dell’istruzione – stimata in 4,7 trilioni di dollari – ha subito profondamente l’impatto del distanziamento sociali e dei lockdown. Scuole, college e università hanno dovuto adottare rapidamente l’apprendimento a distanza. Le nuove tecnologie consentono l’evoluzione dei modelli di business nel campo dell’istruzione e la futura forza lavoro può contare su strumenti digitali a supporto della sua formazione, anche on-demand, nella nuova normalità.