Hacker nelle chat di Clubhouse

I dati di 1,3 milioni di utenti di Clubhouse sono finiti online

Clubhouse ha confermato il data breach nelle chat avvenuto durante lo scorso weekend. Come riportato da Bloomberg, un utente sarebbe riuscito a trasmettere in streaming i file audio provenienti da alcune “room” del popolare social network, che solo qualche giorno fa ha superato gli 8 milioni di download.

Max Heinemeyer, Director of Threat Hunting di Darktrace, la principale azienda di Cyber AI al mondo, ha commentato così la notizia: Chi attacca sfrutta sempre le ultime tendenze del momento e sa che gli sviluppatori delle app spesso devono trovare un compromesso quando devono cercare di bilanciare l’ingresso rapido sul mercato e la sicurezza. Ne è un esempio quanto vediamo accadere sempre più con i fornitori di dispositivi IoT che tendono a considerare la sicurezza come qualcosa a cui pensare in un secondo momento alla luce degli attacchi, senza considerare che il danno collaterale che questo approccio comporta per gli utenti finali non può più essere sottovalutato.

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Inoltre, l’Audio Intelligence è un’arma estremamente sensibile e potente per chi promuove un attacco. Per evitare che questi file finiscano nelle loro mani dobbiamo, in primo luogo, prendere sul serio la sicurezza fin dal principio, come stanno facendo un numero crescente di provider di tecnologia, che hanno iniziato a protegge i propri dispositivi con soluzioni di difesa all’avanguardia al pari dei prodotti stessi che stanno introducendo sul mercato. Con attacchi ormai condotti da tutte le direzioni, molte aziende si sono affidate all’intelligenza artificiale per individuare e bloccare le violazioni o l’uso improprio dei dati in qualsiasi punto queste minacce possano colpire.

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