Il cambio di prospettiva imposto dai Core Web Vitals di Google

La ricerca Google elimina i memorizzati nella cache

Nuovo approccio tecnico e strategico per non rischiare un declassamento dai risultati di ricerca di Big G

Dare priorità alle metriche sulle prestazioni dei siti continua a rappresentare una sfida per la maggior parte delle aziende. Bisogna concentrarsi su design, contenuto, funzionalità, UX o altro? Con i dati sul commercio elettronico che stimano un indotto capace di raddoppiare entro il 2023, è chiaro che comprendere la correlazione tra le prestazioni di un sito e i risultati di business è quanto mai fondamentale.

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Secondo i dati di una ricerca svolta su siti europei e statunitensi nel 2020 da Deloitte e Google, i miglioramenti nella velocità di risposta di un sito hanno un impatto diretto e un cambiamento positivo nel numero di visualizzazioni di pagina, tassi di conversione e valore medio degli ordini, in caso di portali di e-commerce. Per questi ultimi, la ricerca rivela conversioni al dettaglio aumentate dell’8,4% e un valore medio degli ordini aumentato del 9,2%. Nel segmento dei machi di lusso, le visualizzazioni di pagina sono cresciute dell’8,6% mentre la frequenza di rimbalzo delle pagine di informazioni sulla generazione di contatti gode di un’ascesa del +8,3%. I ricercatori offrono un quadro determinate del panorama attuale, dove investire nella velocità del sito mobile vuol dire sbloccare le potenzialità di commercio, incrementando il valore del brand. Non c’è motivo per non capitalizzare queste opportunità se si adottano misure condivise, basate sulle azioni.

I Core Web Vitals

Azioni che, mai come negli ultimi mesi, vengono influenzate dai colossi del web, come Google. Il colosso statunitense ha rilasciato, a metà 2021, l’aggiornamento dei suoi Core Web Vitals, parametri che si rivolgono soprattutto al web navigato da mobile e divisi in tre indicatori: velocità, tempo di risposta, stabilità del layout. Avere un punteggio basso in uno o in più ‘Core Web Vitals’ può causare un cattivo posizionamento nei risultati di ricerca, una certa ‘invisibilità’ agli occhi del navigatore e quindi scarse possibilità di emergere rispetto alla concorrenza.

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Qual è la soluzione? Urge un mix di innovazione tecnica ma anche culturale. Un primo passo è capire come si comporta attualmente il proprio sito in un contesto autonomo e rispetto ai competitor. Poi bisogna cominciare a intendere la velocità come una metrica di rendimento essenziale per il business, senza dimenticare l’esperienza utente in ottica mobile-first. Questa è essenzialmente una strategia di design, più appropriata per soddisfare i consumatori di oggi rispetto all’approccio responsive.

Un layer di ottimizzazione

Ma come? In realtà esistono delle soluzioni tecnologiche che possono dare risposta, ma spesso sono parziali e non affrontano il problema nella loro interezza con sicuri effetti sul business. Tra le soluzioni proposte si sta rapidamente affermando sul mercato quella di Aritmetika per le sue caratteristiche di completezza di approccio al problema. La compagnia, che nasce in Inghilterra ma con un’anima anche italiana viste le numerose sedi nel nostro Paese. propone, infatti, una piattaforma integrata e versatile per l’adeguamento ai Core Web Vitals di Google. Con iSmartFrame, questo il nome del servizio SaaS proposto da Aritmetika, si può disporre di una soluzione automatica dei vari problemi che oggi un sito web, soprattutto se molto complesso o declinato in diverse aree geografiche, può riscontrare, talvolta anche semplicemente per errore umano. Ad esempio, un contenuto multimediale non ottimizzato, che di fatto impatta in negativo sulla velocità di caricamento di una pagina. iSmartFrame agisce come un layer che si pone tra l’ultimo server e il computer dell’utente e che lavora come un proxy cloud based, ottimizzando in tempo reale il codice HTML, senza necessità di dover installare componenti software o hardware aggiuntive. Una soluzione basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale, che possono ottimizzare fino all’ultimo dettaglio ogni aspetto tecnico di un sito con effetti evidenti sulla Ux e quindi sui parametri di business.

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