Qintesi, vettore di innovazione per il settore assicurativo

Qintesi, vettore di innovazione per il settore assicurativo
Alberto Pogna, amministratore delegato di Qintesi

L’evoluzione del settore assicurativo tra compliance e Big Data. Modelli avanzati per facilitare l’adozione delle nuove normative e creare offerte su misura. Alberto Pogna, AD di Qintesi: «Il cloud non è più tabù»

Tech company specializzata in servizi di system integration e management consulting, Qintesi basa il suo business sull’offerta di soluzioni applicative SAP e Google, implementate con l’utilizzo di metodologie certificate e il riferimento alle best practices di settore. L’azienda conta circa 350 figure impiegate, numero incrementato rispetto allo scorso anno grazie a una recente acquisizione. Uno dei settori in cui il gruppo è ben consolidato è quello dell’Insurance. Circa il 50% del volume di attività di Qintesi proviene infatti da progetti realizzati per i principali gruppi assicurativi, arricchiti dall’organizzazione di laboratori su temi più attuali dell’innovation, che spaziano dai cambiamenti regolamentari alla più ampia trasformazione digitale.

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L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA

Qintesi è presente nel 90% dei primi venti gruppi assicurativi italiani che usano SAP. «Grazie alle nostre competenze, radicate nel tempo – afferma Paolo Misirliyan, associate partner di Qintesi – siamo in grado di rispondere a tutte le richieste dei clienti in ambito assicurativo, dalla gestione amministrativa di contratti e polizze in campo vita e danni alla gestione della compliance. Questo è vero soprattutto in un momento in cui vi è forte necessità di implementazione tecnologica, per l’adozione dei nuovi principi contabili, di obblighi regolatori e per lo sviluppo di modelli statistico-attuariali». Un cambio di passo per gli attori dell’Insurance è quello che vede spostare il focus dalla sola acquisizione di risorse da investire all’analisi delle performance di ciò che viene investito. «Questo comporta l’integrazione di piattaforme in grado di raccogliere i dati più di interesse per le assicurazioni e di interpretarli a vantaggio del business». Il mercato Insurance sta evolvendo di pari passo con l’utilizzo di nuove tecnologie. «I forti investimenti in digitalizzazione, ripresi con vigore nell’anno in corso – spiega Alberto Pogna, amministratore delegato di Qintesi – permettono al settore assicurativo di ampliare il raggio d’azione, offrendo protezione su contesti differenti, anche attraverso il supporto di hardware abbinato, come le black box per l’automobile o per la protezione della casa, che innalzano la percezione valoriale dell’offerta assicurativa, con la realizzazione di piani sempre più specifici e personali». Il fattore determinante è la raccolta del dato, essenziale per guidare le scelte e affrontare la concorrenza interna ed esterna. Di certo, le sfide non mancano. «Nell’ultimo anno e mezzo, con la crisi pandemica, le società assicurative hanno dovuto affrontare parecchie difficoltà. Per esempio, la riduzione degli spostamenti ha ridotto la necessità di copertura dei rischi legata ai viaggi e agli spostamenti in ambito business e quindi la spesa totale con un effetto negativo sui ricavi per nuovi contratti. Meglio è andata per il ramo vita, dove il trend avrebbe potuto registrare un incremento delle richieste di liquidazione delle polizze: circostanza che non si è concretizzata».

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Paolo Misirliyan, associate partner di Qintesi

IL CLOUD PER INNOVARE IL MERCATO

Il settore assicurativo vive di mutazioni più o meno repentine, figlie della normativa ma non solo. «Per esempio, l’avvento delle assicurazioni online ha messo in discussione il modello di intermediazione classico tra agenzia e cliente» – prosegue l’AD di Qintesi. «Il canale diretto, disintermediato, consente di ridimensionare i costi ma richiede anche maggiori risorse tecnologiche, per il back office, per la presenza online, per raggiungere le persone sui nuovi canali comunicativi». Di conseguenza, anche un system integrator come Qintesi deve mutare prospettiva, accompagnando i clienti verso l’implementazione di quelle soluzioni che portano a ottenere risultati strategici duraturi. Ecco allora la proposta di Qintesi per l’analisi di andamenti tramite Big Data e dispositivi IoT, ma anche la migrazione sul cloud. «Il sistema finanziario è sempre stato dubbioso rispetto all’uso della nuvola» – afferma Alberto Pogna. «Quello che è cambiato è che oggi i fornitori principali offrono livelli di difesa tali da garantire un utilizzo corretto, interoperabile e sicuro. Inoltre, l’accresciuta considerazione di quanto sia possibile risparmiare su costi e tempistiche, con attivazioni che non richiedono più mesi ma ore, porta il settore ad abbracciare con convinzione una tecnologia non più opzionale ma oramai necessaria».