Una control room as-a-service

Una control room as-a-service
Salvatore Oranges Competence Center manager di Par-Tec

Anche i managed services evolvono ed entrano nell’era della sharing economy

Quante aziende possono definirsi davvero indipendenti dall’IT? Quante sono invece quelle che, pur offrendo servizi “tradizionali”, possono operare solo grazie a infrastrutture IT efficienti? Oramai non esiste un solo settore in cui i servizi mission-critical possano prescindere dall’IT per più di qualche minuto all’anno senza scontare importanti conseguenze sul business.

Anche l’infrastruttura o il servizio più performanti devono essere tenuti costantemente sotto controllo e, all’occorrenza, ripristinati in tempi da record. Questo è un compito storicamente
affidato alle control room, strutture operative focalizzate sulla gestione dei servizi più critici. Creare e mantenere un presidio tecnico attivo in modalità 24×7 ha però dei costi proibitivi che rendono l’operazione praticabile solo da poche grandi aziende, tipicamente concentrate nei settori telco, finance, energia e trasporti.

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Nel 2015, dopo aver maturato oltre un decennio di esperienza nella gestione di presidi tecnici e di servizi on-site, Par-Tec ha gettato le basi di un nuovo ramo d’offerta pensato per un pubblico variegato che include: realtà prive di grandi dipartimenti IT, organizzazioni sprovviste delle capacità economiche richieste per sostenere l’investimento, e società consolidate interessate a esternalizzare i costosi presidi interni.

Questo percorso ha portato alla nascita del Par-Tec Control Center (PCC), una shared control room comprendente differenti competenze e livelli di specializzazione, che consente di offrire un servizio di presidio remoto di 1° e 2° livello di supporto con SLA (Service Level Agreement) e copertura oraria personalizzati.

Salvatore Oranges, Competence Center manager del system integrator, spiega che «il PCC è stata la nostra risposta al crescente bisogno di flessibilità nelle attività di monitoraggio, gestione e troubleshooting delle piattaforme di erogazione dei servizi IT e dei processi di business». «Progettare un servizio personalizzabile e renderlo accessibile con un canone mensile», prosegue Oranges, «ci ha permesso di rivolgerci a clienti molto diversi da quelli abituali: il PCC è stato infatti scelto da importanti nomi del settore assicurativo, della moda e dei trasporti. Si tratta di realtà con dimensioni e fatturato eterogenei che hanno scelto di concentrare tutte le energie sul proprio core business e delegare il resto ad aziende  specializzate come la nostra».

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La pandemia ha generato un’ulteriore accelerazione alla diffusione di questo tipo di soluzioni. Le limitazioni per il contrasto alla diffusione del virus hanno contribuito alla
nascita di nuove opportunità – basti pensare al boom dei servizi per la spesa on-line lanciati dalla grande distribuzione o alle piattaforme di collaborazione – ma hanno al contempo impedito la presenza costante di numerosi operatori in una sola grande control room. «In un simile scenario», sottolinea Oranges, «la gestione decentralizzata e la disponibilità di competenze multidisciplinari (anche di nicchia) offerte dal Par-Tec Control Center, hanno permesso a tutti i clienti di assicurare la continuità dei loro servizi e ridurre al minimo gli impatti derivanti da una situazione mutevole e imprevedibile».