Con Entando, il business diventa componibile

Con Entando, il business diventa componibile

La piattaforma di composizione di applicazioni per Kubernetes propone un nuovo modello di sviluppo di applicazioni basato sulla modularizzazione dei processi aziendali in componenti riusabili

Si chiama Entando la “open-source company” nata in Sardegna. Una realtà tutta da scoprire proprio come il mare che circonda l’isola. «Entando nasce come progetto open source con l’obiettivo di semplificare il processo di trasformazione digitale di clienti enterprise come le pubbliche amministrazioni e le aziende a livello globale» – spiega Walter Ambu, laurea in ingegneria elettronica e attuale presidente della società. “Entando” deriva dall’espressione sarda “ettandu”, che significa “e quindi?”. «Cercavamo un nome che incitasse all’azione – prosegue Ambu – al punto che in inglese fin da subito l’abbiamo tradotto con “what’s next?” Una scelta lungimirante perché nel 2015 è stata creata la Entando Inc., grazie all’entrata nella società di Paul Hinz, manager californiano che vanta una pluriennale esperienza nel settore dell’open source». Entando è quindi a tutti gli effetti una società italo-americana che ha mantenuto una sede a Cagliari, dove lavora il team di sviluppo, mentre la parte commerciale è ubicata in California. L’azienda si è quindi internazionalizzata ma ha saputo mantenere un “cuore sardo”. Oggi, ha clienti sia in Italia che negli Stati Uniti.

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CAPITALI PER L’ESPANSIONE INTERNAZIONALE

Entando è stata oggetto di interesse da parte di due gruppi di investimento. Il primo, Vertis SGR che nel 2019 ha investito 3,5 milioni di dollari, contribuendo non solo a rafforzare il management team – con la nomina di Paul Hinz come nuovo CEO – ma anche a raddoppiare il team di sviluppatori. Questo ha permesso di consolidare lo sviluppo della piattaforma e di concludere accordi di rilievo come quello con l’Esercito Italiano. Ad agosto 2021, un nuovo investitore, United Ventures, è entrato nel capitale della società con un investimento da 11 milioni di dollari, operazione che permetterà a Entando di posizionarsi attraverso nuove collaborazioni strategiche con i principali partner tecnologici e commerciali del mondo Kubernetes e di potenziare ulteriormente il team, soprattutto del dipartimento di R&D di Cagliari. La società punta a espandersi nel mercato internazionale, prima di tutto negli Stati Uniti, consolidando al tempo stesso la propria posizione nel mercato italiano.

PIÙ VELOCITÀ ALLA TRASFORMAZIONE

Ma cosa fa Entando? «È una ACP o Application Composition Platform cloud native che semplifica lo sviluppo di applicazioni web attraverso un processo di modularizzazione, ovvero di spacchettamento delle applicazioni in componenti software più piccoli – spiega Ambu – una sorta di “mattoncini Lego”, che vengono riutilizzati dai team di sviluppo per creare ogni tipo di applicazione, dall’applicazione web gestionale al portale web e ai cruscotti interni. Si tratta di una piattaforma cloud native che realizza applicazioni “composable” ossia componibili, un nuovo trend molto importante in tema di trasformazione digitale a livello enterprise e che opera in maniera unica rispetto alle altre proposte del mercato».

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La piattaforma Entando consente quindi di impacchettare i “mattoncini”, che possono essere ad esempio microfrontend, microservizi, template ed elementi UI, con diversi livelli di granularità per creare le Packaged Business Capabilities (PBC), ossia componenti software che rappresentano una ben definita funzionalità di business riconoscibile dall’utente. Le PBC vengono poi registrate e rese disponibili per essere riutilizzate su più applicazioni attraverso un marketplace all’interno dell’organizzazione. Questo nuovo approccio denominato da Gartner “composable business” permette ad un’organizzazione di rispondere rapidamente al cambiamento di mercato e di accelerare, facilitare e rendere flessibile lo sviluppo di applicazioni cloud-native che girano su Kubernetes, la piattaforma open-source di Google, diventata standard di fatto per la gestione di carichi di lavoro e servizi containerizzati.

Entando si rivela così un pioniere e un precursore delle attuali tendenze in atto, confermate anche dalle proiezioni di Gartner che annoverano l’Intelligent composable business tra i top trend tecnologici dei prossimi anni. Entro il 2026, circa il 65% delle applicazioni aziendali saranno componibili, a supporto di una maggiore agilità del business. «Oggi, la sfida è quella di aprire un hub che diventerà un marketplace di business capabilities open-source, che tutte le aziende potranno utilizzare» – afferma il presidente di Entando. «Mi piace ricordare che la nostra è una piattaforma open utilizzabile da tutti, il che genera un impatto sociale enorme. Su richiesta, le imprese possono avvalersi dei nostri servizi di supporto».