Usa, federali tracciano le posizioni dei telefoni con i dati dei broker

Usa, federali tracciano le posizioni dei telefoni con i dati dei broker

I documenti ottenuti dall’ACLU mostrano la frequenza con cui le agenzie federali acquistano dati sensibili da terze parti

Il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) ha acquistato dati sulla posizione degli smartphone negli Stati Uniti da terze parti per eludere il tradizionale processo di mandato, secondo nuovi documenti rilasciati dall’American Civil Liberties Union (ACLU). I documenti mostrano che agenzie come Customs and Border Protection (CBP) e Immigration and Customs Enforcement (ICE) sono state in grado di acquistare grandi quantità di questi dati sulla posizione senza alcun controllo giudiziario e utilizzarli per tracciare i movimenti di milioni di cellulari negli Stati Uniti. In genere, l’ottenimento di dati sulle comunicazioni nazionali direttamente dai fornitori (es. società di telecomunicazioni) richiede un mandato, che deve essere approvato da un giudice. Ma l’acquisto di dati da organizzazioni intermediarie non è soggetto agli stessi vincoli e dà effettivamente carta bianca alle forze dell’ordine per raccogliere dati personali a cui non sarebbero altrimenti in grado di accedere.

Il volume dei dati sulla posizione divulgati nei documenti appena rilasciati è enorme e indica un livello ancora maggiore di acquisizione dei dati effettuata dalle agenzie interessate. I documenti sono stati ottenuti dall’ACLU in base alle leggi sulla libertà di informazione dopo che è stata intentata una causa nel 2020, a seguito di un rapporto del Wall Street Journal che ha scoperto l’acquisto di dati sulla posizione commerciale da parte di agenzie governative.

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Alcuni dei record rilasciati all’ACLU includevano una serie di fogli di calcolo contenenti un sottoinsieme di dati sulla posizione acquistati da CBP dal broker di dati Venntel. Secondo l’analisi dell’ACLU, per un arco di tre giorni nel 2018, i record contengono circa 113.654 punti di localizzazione, pari a più di 26 punti di localizzazione registrati al minuto. Ma anche questi dati sono limitati a un’area geografica nel sud-ovest, suggerendo che è solo una frazione del volume totale dei dati sulla posizione ottenuti dalle agenzie federali.

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