VMware, 2023 anno del PNRR e del lavoro ibrido

WMware, 2023 anno del PNRR e del lavoro ibrido
Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware

Mandatorio impegnare bene i fondi a disposizione. La tecnologia del vendor a supporto di digitalizzazione e talenti IT

Per Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware, la tendenza IT più importante per il 2023 in Italia sarà legata all’esecuzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Piano infatti mette a disposizione delle imprese quasi 20 miliardi di euro –13,4 miliardi per la transizione 4.0, 340 milioni per investimenti ad alto contenuto tecnologico e 6,7 miliardi per le reti ad alta velocità – da spendere entro il 2026 per beni capitali, R&S, reti, impianti, attrezzature e formazione. Un auspicio su cui però pende il rischio concreto di dovere restituire questo fiume di risorse se permarrà l’atavica incapacità del Paese di accelerare la spesa. «Gli investimenti sono disponibili, la PA si sta muovendo per attuare il piano Colao. Dal punto di vista tecnologico per noi significa cloud sovrano, abilitante da ogni punto di vista, e il passaggio dal cloud first al cosiddetto cloud smart. Concetti sui quali ruota il fulcro della strategia VMware».

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Le opportunità del sovereign cloud

Nella declinazione italiana di cloud sovrano per Gigantino andrà sempre più sfumando la demarcazione tra cloud provider locali e Polo Strategico Nazionale (PSN), «destinato a diventare un cloud service provider per la PA e gli over the top. Nel piano Colao c’è un’idea di multicloud secondo cui le PA in base alla classificazione dei dati (mission critical, safety critical, ecc.) possono spostarli su infrastrutture industry standard, ibride, pubbliche, e cifrarli on top al cloud degli hyperscaler. Una tendenza – spiega Gigantino – in linea con la strategia di VMware di offrire la piena flessibilità alle aziende – sia pubbliche come in questo caso, che private – di spostare i workload a seconda delle proprie esigenze. «Oggi in Italia opera un sovereign cloud provider, TIM con Nuvola; noi stiamo lavorando con il PSN assieme ai partner industriali Leonardo, Cdp Equity e Sogei per erogare i servizi con il più alto grado di sicurezza. Lasciando la governance, la gestione dei dati e la sovranità dei dati – non solo come location ma anche dal punto di vista giuridico – al Polo strategico». Un trend per VMware sempre più delineato. «Lo stiamo vedendo sia con la PA centrale che locale. Come dimostra il dibattito apertosi sul ruolo tecnologico delle società inhouse regionali. Cioè di quelle regioni – Lombardia, Puglia, Piemonte, Liguria, Veneto che dispongono di datacenter di classe A aperti al cloud smart e al multicloud per offrire servizi a PA, ASL, comuni. Una infrastruttura tecnologica aperta e flessibile aumenta le possibilità di creare delle federazioni tra il Polo Strategico nazionale e i vari Poli strategici regionali per conseguire maggiore flessibilità e controllo, cioè la piena governance dei dati che girano nelle PA».

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Investimenti in crescita nel lavoro ibrido

L’altro tema caldo – non solo in Italia – riguarda la ridefinizione dei modelli di lavoro. «L’ibrido è qui per restare» afferma Sabino Trasente, Business Solution Strategy Director di VMware. «Lo scorso anni secondo uno studio Vanson Bourne è emerso che più del 70% delle aziende intervistate è convinta che il lavoro ibrido sia la strada verso il futuro; una nuova ricerca quest’anno condotta dalla stessa agenzia ha confermato che lavorare in maniera ibrida è anche motivo di attrazione verso un brand. L’azienda che non offre questa possibilità corre il rischio di restare tagliata fuori nelle scelte dei talenti più giovani». «Dare ai giovani la possibilità di scegliere è importante» conferma Gigantino. «Per molti la flessibilità è una delle discriminanti che li porta a scegliere un lavoro o ad abbandonarlo. Per questo ritengo che in Italia si continuerà ad investire in infrastrutture e applicazioni che facilitano le modalità di lavoro ibrido. Un segmento in cui siamo molto attivi con soluzioni tecnologiche che permettono di creare un digital workspace innovativo».